Pubblicato in: Riflessioni personali

Lettera a Gesù Bambino


 

 

Una lettera fuori dal coro. Come è nel mio carattere…

Una lettera che emerge dal passato… Un passato non tanto antico poi…ma di cui sembra essersi persa traccia.

Una lettera indirizzata a Lui…

A COLUI che di questa festa dovrebbe essere il protagonista. O almeno il protagonista di quella cultura "Cristiana" che accomuna cattolici e protestanti. Quanti se ne ricordano oggi?

I media, da veri conoscitori della psiche umana, hanno fatto man bassa della nostra tradizione, annientando con una sagace opera di acculturazione, il senso etico-religioso del natale a discapito della legge del "Consumismo".

Prima si scrivevano le letterine a Gesù Bambino e quello che a lui si chiedeva erano i doni dell’Amore… della Pace e della Fratellanza… Della Gioia e della Salute…

Oggi si scrive a Babbo Natale e quello che gli si chiede sono solo prodotti consumistici. Si fa a gara a chi compra il regalo più bello… originale e … costoso. Ed ogni anno diventa sempre più difficile accontentare tutti. La legge del mercato fa lievitare i costi in modo vertiginoso. Col risultato di dover ripiegare verso un facile "contentino" che nel giro di qualche mese giacerà, dimenticato, in fondo a qualche cassetto o nell’angolo del ripostiglio se non addirittura in cantina.

E allora io dico… Basta!!!!

Lasciamo Santa Klaus alla sua cultura… Riprendiamoci il nostro Natale "Cristiano". Fermiamoci davanti a quella umile capanna, fissiamo gli occhi su quella mangiatoia e chiediamo a Lui… il solo che può concederci "l’Impossibile"… di rendere possibile un Mondo migliore, rendendoci migliori…

Una semplice richiesta che può rimanere inascoltata se a farla siamo solo in pochi… ma che può rimbombare come un tuono se saremo in migliaia a formularla…

Chi si unisce a me?