Pubblicato in: Cultura Alternativa

Khalil Gibran – Il Profeta –


E così l’amico jitama mi è venuto in aiuto rispondendo alla mia precedente domanda…
 

 

Allora un giudice della città si fece avanti e disse: parlaci della colpa e del castigo.

Ed egli rispose dicendo: quando lo Spirito vaga nel vento, soli ed indifesi, fate torto agli altri e perciò anche a voi stessi. E per questa colpa commessa dovrete battere, inascoltati, alla porta dei beati. Il vostro IO divino è come il Sole. Ignora le vie della talpa e non cerca le tane del serpente. Ma in voi non dimora soltanto l’ IO divino. Molto in voi è ancora uomo e molto in voi non è ancora uomo. Ma un informe pigmeo che cammina addormentato nella nebbia cercando il proprio risveglio.ed è l’uomo in voi che vorrei ora parlare. Perché è lui e non il vostro IO divino, né il pigmeo nella nebbia che conosce la colpa e il castigo. Sovente vi ho udito dire di chi commette un torto che non è uno di voi, ma un estraneo, un intruso nel vostro mondo. Ma io vi dico che anche il santo ed il giusto non possono innalzarsi al di sopra di voi. Così il malvagio ed il debole non potranno cadere più in basso di quanto è di più basso in voi. E come una singola foglia non ingiallisce senza la muta consapevolezza dell’intera pianta, così il malvagio no puo essere tale se non con il volere celato di voi tutti. Come in processione camminate verso il vostro IO divino voi siete la via ed i viandanti. E quando cade uno di voi, egli cade per quelli che lo seguono e li mette in guardia con il suo inciampare. Ahimè, egli cade per chi gli sta davanti che più veloci e con il piede più sicuro non hanno rimosso l’intralcio.

Ed anche questo vi dirò, benchè la parola vi pesi sui cuori:

L’assassinato non è senza responsabilità del proprio assassinio.

Ed il derubato non è senza colpa per il furto che ha subito.ed il giusto non è innocente delle azioni del malvagio.

E chi ha le mani candide non è immune dalle azioni del criminale.

Si, il colpevole è spesso vittima dell’offeso.

Ed ancora più spesso il condannato regge il fardello di chi è privo di colpa e di biasimo.

Voi non potete separare il giusto dall’ingiusto ed il buono dal malvagio. Poiché essi stanno insieme al cospetto del Sole, come il filo nero ed il filo bianco fossero intessuti insieme, e quando il filo nero si spezza, il tessitore rivedrà l’intera tela, e dovrà esaminare anche il telaio.

Se qualcuno di voi volesse portare in giudizio una consorte infedele, pesi sulla bilancia anche il cuore del marito e ne misuri l’anima con le giuste misure.

E chi volesse frustare l’offensore scruti lo spirito dell’offeso.

E se qualcuno di voi volesse, in nome della giustizia, abbattere con la scure l’albero guasto, ne osservi le radici. Ed in verità scoprirà le radici del bene e del male, quelle feconde e quelle sterili, tutte insieme intrecciate nel cuore silenzioso della terra. E voi, giudici che desiderate essere giusti, che giudizio pronunciate su chi, benché onesto nella carne, è ladro nello spirito? Che pena infliggete a chi uccide nella carne ma è egli stesso ucciso nello spirito? E come condannate colui che con gli atti inganna ed opprime? Eppure è egli stesso afflitto ed oltraggiato? E come punirete quelli il cui rimorso è già più grande dei loro misfatti? Il rimorso non è forse la giustizia amministrata proprio da quella legge che vorreste volentieri servire? Ma non potete imporre il rimorso ad un innocente, né strapparlo dal cuore del colpevole. Inaspettato, esso chiamerà nella notte affinché gli uomini si sveglino e scrutino se stessi.

E voi che vorreste capire la giustizia, come potrete farlo se non esaminate ogni fatto nella pienezza della luce? Solo così saprete che l’eretto ed il caduto solo un solo uomo che sta nel crepuscolo tra la note del suo IO pigmeo ed il giorno del suo IO divino!

La pietra angolare del tempio non è più alta della pietra più bassa delle sue fondamenta.

Autore:

Parlo già troppo qui sul web....

2 pensieri riguardo “Khalil Gibran – Il Profeta –

  1. Bellisima,
    non c’entra nulla lo so ma ti volevo chiedere…. dove hai preso le lettere per il nome???
    Fanno tanto Privè…. comunque … la A è pur sempre la prima lettera dell’alfabeto ed in quanto tale la migliore. Prrr.
     
    Ciaooooooo.
    Un Abbraccio.
    Riky

  2. Ricky è un font inviatomi da un ragazzo tempo fa…l’avevo visto sul suo blog e mi era piaciuto…a parte il privé credo che sia un modo divertente di prendersi in giro..non credi?
    Cmq se vuoi te lo posso passare…

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