Pubblicato in: Un pò del mio Diario

Stralci di ricordi


Tempo fa, per uno di quei misteri che accadono, apparentemente  senza un perchè, inizia una corrispondenza via e-mail con una persona che avevo conosciuto tramite il "suo blog".
Chi mi segue, gli amici soprattutto, sanno quanto io apprezzi nelle persone la loro intelligenza… la loro capacità di potermi arricchire "intellettualmente".
Quando parlo di "arricchimento"  mi riferisco alla capacità che si ha nello stimolare il mio sistema intellettivo.
Quindi persone in grado di parlare di etica…religione…filosofia…politica… Insomma tutto quello che riguarda il mondo del noumeno…della metafisica.
E’ su qusto che mi piace confrontarmi e non certo sul perché Tizio è andato da una cartomante o Caio si è fotografato nudo. Questo riguarda la sfera della privacy e lì ritengo che ognuno è libero di fare quello che vuole, in fondo il suo comportamento non inficia in alcun modo la mia libertà di vita.
Bene, dopo questa divagazione torno al mio discorso.
Mi scrivevo con questa persona a…cadenza settimanale. Sapete, era divenuto alla fine quasi un rituale. Il rituale della "domenica". Si perché puntualmente…tutte le domeniche mattine io rispondevo allla sua e-mail della domenica precedente e questi mi rispondeva subito dopo. C’è chi la domenica va a Messa…e c’è chi invece costruisce un’amicizia attraverso la posta elettronica. Anche questo è in fondo un senso "religioso" della vita… a mio modesto parere.
Il guaio di questi gesti, purtroppo, sapete qual è? Che a lungo andare diventano una "piacevole abitudine". Pian piano, senza avvedertene…iniziano a riempire la tua mente…tu stesso subisci il sottile fascino dell’affabulazione…Aveva ragione Kant quando affermava che l’unica abitudine da acquisire era quella di non avere abitudini…
Bene, non riuscivo ad aspettare la domenica, per cui la corrispondenza divenne bisettimanale…Quindi non più solo l’e-mail domenicale ma anche quella del mercoledì. Era piacevole chiacchierare così…Appagava in un certo senso la mia smania di grafomane. Poi un giorno tutto finì…per colpa mia.
Essì se c’è una cosa di cui difetto è la "diplomazia"…Commisi l’errore di confidarmi con una amica decantando le doti e le qualità di questa persona e poi riferì all’interessato/a quello che avevo fatto. Secondo errore… non avevo tenuto conto della sua eccessiva "permalosità". Si arrabbiò moltissimo e chiuse il suo rapporto. Ci rimasi malissimo. Stetti da cane. Non mi rendevo conto … non mi capacitavo…in fondo cosa avevo fatto di male…se non encomiarlo? Gli scrissi… chiedendogli scusa… non me ne facevo una ragione… Non sopporto l’idea di avere dei "nemici"…Insomma passarono i giorni…che divennero mesi…ma il tarlo c’era sempre. L’idea che qualcuno da qualche parte nutrisse nei miei confronti pensieri di… disistima…mi feriva e faceva sanguinare il mio cuore…
Lo so sono fatta male…So che la maggior parte di voi avrebbe detto …ma chi se ne frega…ma chi si crede di essere…che vada a quel paese… Voi…ma io no…sono fatta così. Poi un giorno… quando ormai avevo abbandonato quel pensiero ed ero riuscita a farmene una ragione, visto che non c’era un’altra soluzione… Ecco che si rifà viva chiedendomi di dimostrargli la mia buona fede… Accettai le sue condizioni. Ma qualcosa ormai si era rotto in me… divenni guardinga…diffidente…e conobbi così un’altro lato del suo carattere che  si rivelò per me una vera sorpresa… mi ritrovai davanti un perfetto sconosciuto…e per giunta…razzista. Del genere…ognuno a casa sua…Il discorso che faceva era : "Io sto bene a casa mia, la mia bella famiglia borghese…la mia bella casa…la mia bella macchina ecc…e non ho nessuna voglia di oltrepassare una certa linea, di varcare il confine…La cosa mi ferì…Moltissimo… Non si addiceva alla sua intelligenza … al suo pensiero "liberale" un discorso così retrogrado ed anticulturale… Tentai di difendere le mie idee…conclusione? Scomparve per la seconda volta.
Finì così la nostra "amicizia"…
Ma adesso mi chiedo…"CI FU MAI QUESTA AMICIZIA?"