E’ un periodo in cui sono veramente oberata di impegni di lavoro e andrà avanti così fino a fine giugno. Troppo stanca anche per pensare a qualcosa di diverso che non sia il lavoro… e forse nemmeno a quello…
Eppure nonostante questa stanchezza riesco a trovare il tempo di un pensiero per gli amici… nel senso che anche se non li vedo o li sento sono sempre presente nella mia mente… e nel mio cuore.
Così come sono presenti tutti gli amici bloggers che ho avuto modo di incontrare in questo mio…[caspita or che ci penso fra pochi giorni sarà un anno che è iniziata questa mia avventura bloggeriana…e quante cose ho appreso! Ho imparato soprattutto a differenziare la scelta degli interlocutori, a fare un distinguo, a separare la crusca dalla gramigna, come suol dirsi, essì sono proprio cresciuta in questo senso ]…dicevo in questo mio anno. Con molti di loro si è instaurata una vera e sincera amicizia ed io sono veramente onorata di averli tra i miei contatti. Con qualcuno c’è stato qualche… screzio… qualche incomprensione ma nonostante questo, come si conviene tra persone “civili”, il dialogo è continuato seppure tra malintesi e discrepanze di vedute.
Bene direte si…ma…vuoi concludere? Ed avete ragione, vengo al “nocciolo” della questione. Dicevo che in questo girovagare si incontra tanta gente… con la maggior parte il contatto è solo attraverso il blog…null’altro. Quindi se per un motivo o per l’altro si decide di non postare più alcun commento o pensiero…di colpo si “sparisce” dalla scena senza lasciare traccia alcuna. Tu come consuetudine magari torni a visitare il blog e rimani soprapensiero nel notare che non ci sono aggiornamenti… Poi passano i giorni…che diventano mesi e pur andando ogni tanto a “far visita” su quel blog vedi che tutto tace. Ti sembra di entrare in un cimitero… silenzio tombale… allora, pur non conoscendo l’autore che si cela dietro quei file non puoi fare a meno di rimanere perplessa mentre una serie di domande … di idee strane… ti frullano per la mente… E’ ammalato… ha avuto un grave incidente? Si è rotto il pc e non l’ha fatto sistemare? Gli è passata la voglia di scrivere [ meno convincente come risposta… l’avrebbe senz’altro detto]. Allora la preoccupazione diventa immensa, vorresti avere notizie che ti rassicurino… ma come? a chi chiedere? Non è come con il vicino di casa che se non lo vedi la mattina nell’uscire di casa magari suoni il campanello per sincerarti che stia bene… Questa è la vacuità di questo mezzo di comunicazione… Si entra e si esce dalla scena senza dover necessariamente dire… “Signori il sipario è chiuso per…non so… lavori in corso… manutenzione… lutto”…Mah… chissà se riuscirò mai ad avere una risposta a questa mia domanda? Mi riferisco a quell’amico che nel suo ultimo post raccontava del suo malessere esistenziale a causa del tradimento della donna amata… Se ci sei…vuoi battere un colpo? Grazie!