Quest’anno non voglio sprecare parole in merito al natale ed a cosa esso rappresenti nella nostra società consumistica. Ormai siamo agli sgoccioli e la corsa ai regali è quasi esaurita. Ci si è scervellati tutti su cosa comprare per questa e quello. Nonni…genitori..zii..fratelli..sorelle..amici ed anche, perché no, anche i nemici. Anche quelli che volentieri manderemmo a quel paese troveranno sotto l’albero un nostro pensiero… perché magari è dovere… perché altrimenti chissà… Io invece mi fermo sulle parole di alcune bambine che, in occasione di una manifestazione natalizia in uno degli Uffici Postali di Caserta, hanno scritto a “Babbo Natale”
Questa invece l’ha scritta la “mia peste” , corretta dall’insegnante di italiano