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La Ministro Gelmini ha deciso, durante l’estate, di cambiare la scuola.
Lo vuole fare cominciando da quella parte della scuola che, è riconosciuto a livello internazionale, funziona meglio: la scuola primaria. Lo vuole fare con lo strumento del decreto legge che dovrebbe essere utilizzato solo in caso di urgenza e/o grave necessità. In questo caso è un modo per accelerare i tempi e per non lasciare spazio al confronto e all’elaborazione.
Noi genitori e insegnanti della scuola Iqbal Masih ci siamo mobilitati fin dai primi giorni di settembre con l’intento di attirare l’attenzione dei media per poter dare una reale informazione ad un grande numero di persone. La nostra iniziativa ha visto l’immediata reazione della Ministro che ha cercato ripetutamente di svilire la nostra mobilitazione senza mai rispondere nel merito delle nostre richieste e i nostri dubbi che sono i seguenti:
Per questo motivi vi chiediamo di attivarvi organizzando incontri e manifestazioni per capire insieme, nei tempi stretti ai quali il decreto ci costringe, come difendere una scuola pubblica e di qualità.
La scuola oggi ha bisogno di risorse e non di continui tagli per far quadrare i conti di Tremonti.
L’Italia ha bisogno di una scuola pubblica ricca di risorse umane ed economiche e non di scuole private che offrono servizi per chi può pagare.
Per fermare lo scempio della Scuola e contro gli interessi dei bambini che ormai vengono completamente ignorati dai nostri governanti. Nell’interesse di milioni di famiglie che trovano nella scuola l’unico strumento a salvaguardia di una crescita civile dei loro figli, per evitare che gli analfabeti tornino ad essere nello stesso numero che erano nel 1925, anno della Riforma Gentile, di quella Riforma a cui questo Ministro ci ha riportato, vi chiedo di prelevare il banner qui sotto con il link e di sostenere la scuola Pubblica Italiana contro il pericolo della sua cancellazione garante dell’istruzione di tutti i cittadini senza alcuna distinzione: art.3 e art.34 della NOSTRA COSTITUZIONE… Firmate ed inoltrate… Grazie!!!!!
Mi armo, prima di affrontare la trasmissione: cuscino, bicchiere d’acqua, cellulare per messaggiare in diretta con i colleghi che sono difronte alla tv, come me, per vedere Porta a Porta. Non seguivo una trasmissione di Vespa da anni, e non succederà più, me lo sono ripromesso, neanche dovesse esserci come ospite mio figlio.
La inquadrano, e già ho un sussulto: sembra sciupata, i capelli che non tengono la piega, senza occhialini, sarà l’orario, penso, sono le undici e più, mi ricorda me stessa, quand’ero giovane, alla vigilia di un esame dopo aver studitao tutta la giornata, soprattutto quelle volte che dovevo studiare una materia che proprio, quella, non mi appassionava. E così è stata lei, la ministra, senza passione. Ogni tanto Vespa la toccava con quella sua asticella di legno, tipo bacchetta da maestro unico, e lei partiva con la sua filastrocca, e guai ad interromperla, ricominciava ogni volta da capo. La lezione, così tanto ripetuta, l’ho imparata anche io: ufficio di collocamento, agenzia educativa, bonus di produzione… Il nuovo slogan "in Italia ci sono più bidelli che carabinieri" che ieri sera la ministra ha coniato però mi è piaciuto, nella scuola a rischio dove ho lavorato gli scorsi anni in effetti era così, quando i bidellii, tre, per fronteggiare orde di bulli chiamavano i carabinieri, cioè quasi ogni giorno, questi ultimi si presentavano in due…
La Garavaglia è stata adorabile perchè con le sue parole mi ha fatto sentire un essere umano e non un numero in esubero, ha parlato di scuola non come agenzia ma come comunità, di alunni non come utenti ma come generazione da formare, di pedagogia e non di economia.
I sondaggi, quelli, erano ovviamente tutti, o quasi, favorevoli all’azione del governo. e per forza, le domande agli intervistati erano così sommarie che rispondere si o no era la stessa cosa. E poi, l’opinione pubblica…Nella mia città, davanti alle scuole, una tv privata ha intervistato le mamme per sapere cosa pensano del ritorno al maestro unico, una ha detto: "Meglio il maestro unico, così a Natale faremo solo un regalo, e non tre." Nessun commento, per carità, siamo tutti in emergenza economica, ma di qui a farne di questa dichiarazione una manifestazione di assenso alle politiche governative…
I genitori erano rappresentati dalla presidente del MOIGE, schieratissima, felice per il ritorno al grembiulino anche quando la Garavaglia le ha spiegato che nella scuola c’era già, felice del ritorno al voto in condotta anche quando Panini le ha spiegato che nella scuola c’era già, felice del ritorno al maestro unico…Qui ho capito, da dove veniva tutta questa sua felicità: ha dichiarato di avere cinque figli, vuoi mettere il risparmio a Natale?
Il bicchiere di acqua mi è servito quando si è parlato di sprechi, e Vespa si è affrettato a far comparire sullo schermo in grande le cifre delle spese in telefonate per convocare i supplenti, numeri da capogiro. E quello ho avuto, un capogiro. Panini ricorda alla ministra che il sistema di reclutamento va rivisto, e sono anni che i sindacati lo chiedono, ma il Ministero nicchia. Io ricordo che sono ancora a casa disoccupata, e la cattedra per me c’è, è bella e stampata da settimane sul sito del provveditorato della mia città con accanto il mio nome, ma le scuole non sanno convocare e allora un giorno telefonano agli aspiranti sbagliando graduatoria, un altro telefonano per fare una indagine sulla disponibilità, un altro telefonano per sapere se sei ancora libero visto che è passata una settimana, una altro per dirti che la convocazione è stata spostata perchè il preside ha cose più urgenti da fare, e infine ti mandano il telegramma. Dite che è uno spreco?
C’era pure una scolaresca, ma a quell’ora i bambini non dormono?, con la loro maestra. Lei sì che è stata unica: quando Vespa le ha chiesto se riuscirebbe a tenere da sola una classe ha detto NO ( Vespa si è dovuto appoggiare alla verga), e ha pure spiegato il perchè! Chi li segue i ragazzini che restano indietro? Chi fa il recupero? Chi tiene i bambini a scuola fino a che i genitori non escono dal lavoro?
Vi risparmio le battute dette tra i denti: Panini che non si spiega perchè, se la preparazione dei ragazzi è scadente, il Ministro come risposta taglia docenti e ore di lezione ( e continuerà a chiederselo, e noi telespetatori insieme a lui perchè la ministra non risponde); la Garavaglia che non si spiega perchè mai lei e Berlusconi sono andati ad inaugurare la scuola a San Giuliano, bella e grande, se quella stessa scuola verrà chiusa per il dimensionamento degli istituti nei piccoli centri; Feltri, incartapecorito, che cerca di rimboccare la ministra quando comincia a vacillare, il preside dei presidi che cerca già di guadagnarsi il bonus del 2012, il prete che si chiede perchè lo hanno invitato e soprattutto perchè lo hanno fatto sedere dal lato opposto a quello dello schieramento governativo.
Dulcis in fundo, la carrambata: si collegano telefonicamente con la maestra, unica, elementare della Gelmini. Vi risparmio i particolari, pietosi! In sintesi, la maestra dichiara di amare Vespa e di adorare la sua ex alunna.
Il mio bicchiere è vuoto, il mio telefono è muto, neanche un sms: è impossibile che si siano tutti addormentati davanti alla tv, abbiamo tutti aspettato con ansia che si toccasse il problema del precariato, ma appena si è pronunciata quella parola, precario, Vespa ha alzato la sua bacchetta, una sorta di VADE RETRO SATANA: è cominciata la musichetta, la trasmissione è finita.
Due sono le cose: o non ci sono parole per quello visto, oppure sono già tutti in bagno da un pezzo.
Stasera neanche un sms di buonanotte. Sappiamo tutti che non lo potrà essere.
Elena
Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle,
come tante farfalle spensierate?
Venite da lontano o da vicino?
Da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via ?
( Trilussa )
La Sicilia? Fu (e forse lo è ancora) un popolo di straccioni. Così la presenta Focus Storia
Che la Sicilia si possa offendere impunemente come ha fatto l’ex Ministro di stato Amato nel 2007 ( ne parlai anch’io a suo tempo, qui sul blog) è cosa nota, che la Sicilia sia considerata terra di conquista e colonia italiana è cosa altrettanto nota.
Ma che adesso una rivista “italiana” spacci per storia una grottesca rappresentazione di un improbabile sbarco greco in Sicilia per “civilizzarlo” è il limite della decenza della pseudo cultura italiota.
Nel numero 22/2008, Focus Storia (?) , editrice Gruner e distribuito da Mondadori (un ritorno dopo la illuminante guida della Sicilia pubblicata nel 2007), presenta una copertina dedicata alla Sicilia che più che offendere l’Isola ed i suoi abitanti, offende il buon gusto e soprattutto dimostra come in questa “libera democrazia italiana”, artisticamente si può offendere e ridicolizzare chiunque spacciando una offensiva vignetta caricaturistica come libera interpretazione “artistica”.
Mondadori a pagina 25 della sua guida affermava che “ è una storia non siciliana, non generata internamente dall’isola ma sempre imposta dall’esterno. Anche i Sicani, gli Elimi e i Siculi … provenivano da fuori…”. E giù poi a dire che tutte le popolazioni che hanno composto l’identità siciliana non sarebbero state altro che “una successione di dominazioni.
Focus Storia fa di meglio. Presenta lo sbarco degli ateniesi come lo sbarco di Colombo in centro america, ma ricorda nell’insieme lo sbarco di Garibaldi a Marsala nel 1860, solo che la storia “scritta dagli stessi vincitori” ci ricorda che i marsalesi abbandonarono la città, e rappresenta il popolo siciliano come un popolo di straccioni privo di cultura ed intelligenza. Ma, cosa più allucinante, rappresenta le donne siciliane come “prostitute”, donnine facili o peggio ancora merce di scambio.
E già, perchè secondo Focus, Atene venne in Sicilia non solo per colonizzarla ma anche e soprattutto per civilizzarla e prendersi le donne siciliane, pronte a prostituirsi o a vendersi al civilizzatore. E se ci fossero dei dubbi sull’interpretazione della tavola di apertura, Focus Storia interviene precisando che “… i coloni greci scambiavano le loro merci con le donne siciliane” .
Secondo Focus Storia, i coloni greci (ma cosa c’entrano con i coloni i guerrieri greci raffigurati?) sbarcano in Sicilia vestiti di tuniche che guarda caso riportano i colori della bandiera italiana (!) quando tutto il mondo sa che i colori predominanti nell’antica grecia erano il rosso, l’ocra e il blu. Un trittico di colori italiani che appare come un chiaro messaggio subliminale.
La scena rappresentata dalla tavola di apertura ci presenta gli ateniesi come un popolo di cultura elevata che incontra un popolo che vive nell’era preistorica. Rozzo e ignorante, pronto a vendere per uno specchietto le proprie donne sapientemente presentate seminude e provocanti. Insomma, un incontro tra la cultura, l’arte e l’intelligenza con l’arretratezza culturale profonda.
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