Pubblicato in: La Scuola vista da me

Regalo


non nel senso di donazione da parte mia a qualcuno di qualcosa ma inteso come un dono bellissimo che oggi ho ricevuto io.
Voi direte che non è una cosa che vi riguardi. Ed è vero, ne convengo. Ma è qualcosa di troppo bello e troppo grande per me da non annotarlo perché ne resti un  segno nella memoria.
Ecco di cosa si tratta:
La bambina che seguo quest’anno, affetta da Sindrome di Williams, ha un grande ritardo a livello cognitivo e metacognitivo per cui non è in grado, non solo di compiere determinate azioni logiche, ma la sua più grande difficoltà è la scrittura alfa-numerica e la memorizzazione dei simboli convezionali ad essa legati. Bene siamo riusciti in 4 mesi e mezzo (4 se togliamo le vacanze natalizie e qualche assenza) a farle memorizzare bene le lettere dell’alfabeto in stampato maiuscolo ed a farle leggere le sillabe per cui ci siamo avviati alla lettura delle parole bisillabe. Ma ogni giorno questa attività di letto-scrittura è per lei peggio di uno sciroppo da ingoiare. Oggi, rifacendomi alla pedagogia di Freinet, ho deciso di lasciarla libera di esternare il suo pensiero sul quaderno. Dopo aver colorato i righi, che le segnalano la barriera oltre cui lei non si può spingere, le ho detto: Scrivi quello che vuoi. Quello che ti passa per la mente. Quello che pensi… e lei… lei ha scritto su due righe: MAESTRA ANGELA…
 
Vale davvero la pena di vivere e di lavorare se poi si ricevono simili gratificazioni. Ne convenite?

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Parlo già troppo qui sul web....

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