Pubblicato in: Società e Costume

La scomparsa dell’infanzia


Riprendendo il titolo di un opera di  Neil Postman (1991- Armando Editori) cerco di attirare  l’attenzione di tutti i "navigatori" che si trovano a passare di qua su un fenomeno che è, a mio parere,arrivato al capolinea. Almeno spero. Se già nel 91 lo stesso autore accennava alla presenza sociale e familiare di un "adulto bambinizzato" e di un "bambino adultizzato" adesso stiamo davvero assistendo a una precocità infantile che se da un alto può far piacere, mi riferisco ad esempio alla capacità che hanno i bambini di afferrare concetti ed alla facilità con cui acquisiscono una maggior padronanza linguistica, dall’altro lato li vedono soggetti molto più "smaliziati" di quanto non lo fossero i loro coetanei di due generazioni fa.

L’aggravarsi del fenomeno della pedofilia, se da un lato è molto più spesso sotto i riflettori e chi si macchi di un tale misfatto prima o poi viene smascherato, dall’altra parte non è altro che la conseguenza di una cattiva gestione dell’immagine che ne dà la società capitalista e industriale. Quella che punta la sua fonte di guadagno sull’infanzia. Si assiste allora a sfilate di moda per bambini, dove i piccoli neo-modelli sfilano scimmiottando gli adulti. In TV una volta si parlava di bambini prodigio. Oggi ci propinano esibizioni di piccoli cantanti, piccoli ballerini, piccoli…. Piccoli in tutto, perfino a parer mio nel costo di un porgramma che porta una grande audience a fronte di una minima spesa. Non credo che pagare un bambino per esibirsi costi quanto l’esibizione di un grande divo. Una volta nei circhi si esibivano i fenomeni da "baraccone". Individui che per il loro aspetto o le loro caratteristiche, non rientravano nei canoni dei "normali" (vedi la donna baffuta o cannone o i.. nani). Poi è stata la vlta degli animali. Sono subentrati gli animalisti, gli ambientalisti… e l’attenzione ora è tutta puntata sui bambini. Incoraggiati dalla vanità dei genitori che magari sognano per i loro figli chissà quale avvenire.  Le palestre si riempiono di futuri campioni e le scuole di ballo di future ballerine. Nulla da eccepire, anch’io sprtanamente convengo che bisogna avere mens sana in corpore sano.

Ma il punto è proprio qua. Io vedo che già il corpo non è poi tanto sano. Vedo oggi giovanisismi soffrire di problemi che le generazioni passate non avevano prima dei 30 anni e dopo magari qualche parto. E riguardo alla mente… ecco. Riguardo alla mente sono davvero perplessa e costernata. Gli episodi sempre più " incresciosi" che vedono protagonisti le new generation mi lasciano davvero perplessa. Dai video su youtube, dove si vedono sbarbini, che puzzano ancora  di latte, farsi beffe dei prof, importunando le professoresse, a quelli che invece non hanno alcun rispetto per il "diverso".

Si è passati, in brevissimo tempo, dall’infanzia negata del Medioevo,
all’infanzia riconosciuta dell’età moderna, all’infanzia
scomparsa
di oggi.

Gli adulti stentano a trovare un ruolo di persone adulte e responsabili. Anche se si sposano e mettono al mondo dei figli non sempre hanno le capacità adeguate di educarli. Eterni Peter Pan.

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Parlo già troppo qui sul web....

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