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Le ristrutturazioni costano, e se arriva un aiutino dal
Tesoro è meglio: ecco chi paga il conto della Libera Scuola dei Popoli
Padani, fondata da Manuela Morrone
Lo
scrive il Giornale in un articolo firmato da Gian
Marco Chiocci e Paolo Bracalini: lo scorso 9
giugno, con un decreto del ministero del Tesoro, la Libera
scuola dei popoli padani, fondata da Manuela Morrone,
moglie di Bossi, e oggi presieduta dall’ex senatore leghista Dario
Galli, si è portata a casa un totale di 800 mila euro (300mila
per il 2009, 500mila per il 2010).
ROMA LADRONA – I proventi vengono dal “Fondo per la
tutela dell’ambiente e la promozione e lo sviluppo del territorio” del
ministero dell’Economia, e prendono la via della
Scuola Bosina di Varese, retta da una delle tante cooperative
che ruotano attorno alla galassia della Lega, e di cui
la Morrone è ancora socia. Il provvedimento si trova nella cosiddetta Legge
Mancia, che ogni anno il parlamento licenzia a beneficio di
enti e fondazioni; la Scuola Bosina, recita il suo sito internet, “è nata per dare ai propri alunni
una formazione educativo-didattica in un ambiente attento ai bisogni di
ognuno e nel quale famiglia e scuola interagiscono per il bene comune.
Infatti, per favorire la continuità educativa tra l’opera della famiglia
e quella della scuola, la nostra istituzione coinvolge, mediante una
comunicazione frequente, le famiglie nelle decisioni di carattere
comunitario e nelle iniziative di supporto alle attività didattiche.
Attraverso la collaborazione e la presenza propositiva dei genitori
nella vita scolastica dei figli, infatti, la scuola diventa il naturale
proseguo della famiglia. Parificata in tutti e tre gli ordini (Infanzia,
Primaria e Secondaria di I° grado), la Scuola Bosina segue i programmi
ministeriali, pur partendo dallo studio del territorio circostante e dal
principio che l’ambiente influenza il grado di crescita del bambino,
poiché esso investe tutte le sue capacità sensoriali”.
UN’IDENTITA’ LOCALE – Attraverso lo studio del
dialetto locale, degli usi e dei costumi della zona, la scuola si
propone quindi l’obiettivo di educare il popolo alle tradizioni del
territorio. E riscuote un grande successo, visto che gli 800mila
euro servono per lavori di ampliamento e ristrutturazione
degli edifici interni. A carico di tutti, non solo di chi la frequenta.
Ma questo, evidentemente, per gli alfieri del federalismo fiscale è
soltanto un dettaglio.
E questo buffone ha anche il coraggio di prendersi la pensione di invalidità e anche l’accompagnamento, ci scommetto!