Flof, Flop, flosh,
floffete,
floppete,
floshete,
shshsh……
E’ dentro,
lo schermo,
il povero
premier
sconfitto;
che spasimo!
sentirlo
inveire.
Inveisce,
Inveisce,
un poco
si tace….
di nuovo.
Inveisce.
Mia povero
premier,
la rabbia
che hai
il cuore
mi ride.
Blatera,
ma non dice
di nuovo
più nulla.
Parla,
non s’ode
rumore
di sorta
che forse…
che forse
son tutti
spariti?
Orrore
Ah! no.
Rieccoli,
un pugno
di adulatori,
Flof, flop, flosh,
floffete,
floppete,
floshete,
shshsh….
La sconfitta
l’ uccide.
Dio santo,
quel suo
eterno
inveire
mi fa
morire,
un poco
va bene,
ma tanto….
Che lagno!
Ma Pisapia!
Vittoria!
Andate,
correte,
chiudete
la RAI,
mi uccide
quel suo
eterno inveire!
Andate,
fate
qualcosa
per farlo
zittire,
magari…
magari
vincere
ancora.
Madonna!
Gesù!
Non più!
Non più.
Mia povero
premier,
con la rabbia
che hai,
finisci
vedrai,
che uccidi
te pure.
Flof, flop, flosh,
floffete,
floppete,
flosshete,
shshsh…
(Liberamente ispirata dalla poesia di A. Palazzeschi “La fontana malata”)