Leggere aiuta.Non aiuta solo il nostro cervello che così si mantiene in allenamento, ma aiuta e amplifica la conoscenza e con la conoscenza la capacità di riflettere sulle cose e sulle parole.
Leggere ci aiuta a conoscere gli altri e contemporaneamente a scoprire il “comune sentire”.
Leggere ti spalanca le porte del mondo nel momento in cui permette alla Parola di farsi viva e reale. Indelebilmente impressa sui muri. Custodita nei tabernacoli delle Biblioteche o in semplici supporti in policarbonato. Così di lettura in lettura. Di codifica in codifca oggi mi sono imbattuta in queste SACROSANTE parole di Paolo Borsellino (vi ricordate di lui, vero?):
“La magistratura può fare solo un accertamento giudiziale. Può dire: ci sono sospetti, anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica (…) Però siccome dalle indagini sono emersi fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, cioè le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, cioè i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi”. Se le conseguenze non sono state tratte, “è perché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza”. (La presenza di grossi sospetti) “dovrebbe quantomeno indurre, soprattutto i partiti politici, non soltanto a essere onesti ma a apparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o da fatti inquietanti anche non costituenti reati”.