Ogni azione produce una reazione uguale e contraria. E’ il terzo principio newtoniano della dinamica che si può tranquillamente translare anche sul piano delle energie pure.
E così nell’incontro/scontro tra due capitalisti : De Benedetti e Berlusconi dove ciascuno dei due ha tentato di metterla in quel posto all’altro, alla fine non ci sono né vincitori e né vinti…
Se da un lato, Berlusconi, con un espediente che si configura per la Legge come “truffa” , ha sottratto a De Benedetti il monopolio della Mondadori, dall’altro De Benedetti, quando il fatto avvenne, non aveva fatto altro che “pagare” il suo debito alla società per non aver saputo evitare il fallimento dell ‘ Olivetti. Una azienda italiana molto florida e che forse oggi avrebbe potuto tranquillamente gareggiare con le lobby di Cupertino e di Seattle… ma tant’è. Visto che la storia la scrivono gli uomini, noi oggi assistiamo ad un’ennesima conferma che nessuno vive separato dall’altro ma che ogni azione che noi intraprendiamo agisce come un boomerang… ci torna sempre indietro. Peccato che nelle stanze del Capitale queste leggi sono ignorate per cui possiamo concludere che: Anche i ricchi piangono…
A proposito del fallimento Olivetti ho trovato un interessante riflessione che mi sento di condividere.
De Benedetti perché non ti sei preoccupato di assumere bravi manager come ha fatto Berlusconi?
Sei stato troppo ingenuo? O l’ Olivetti richiedeva troppo impegno?