Pubblicato in: Di tutto un po'

Il vilipendio dei leghisti


Continua ancora una volta la volgarità e la cafoneria di Umberto Bossi e dei suoi seguaci. Cafoni, vandali in cravatta (basta vedere l’eleganza di Calderoli). Gente ignorante e per questo pericolosa. Ma una volta il reato di vilipendio alla Bandiera e allo Stato non prevedeva il confino? Invece nell’era berlusconiana, la peggiore degli ultimi 150 anni di storia italiana, questi signori portano a casa fior di stipendi pagati da tutti gli italiani. Quegli stessi italiani che dagli S.P.Q.P.  vengono ignominiosamente offesi e derisi. Bossi (con tutta la sua malattia, che tutto gli ha insegnato, tranne  l’umiltà) continua a farsi scherno di un intero paese e dimentica che lui rappresenta solo una minoranza e che ci vuole poco, molto poco, per cacciarli fuori dal territorio dello Stato italiano. Quello stesso Stato sulla cui bandiera ha giurato fedeltà alla Costituzione. Dico, ma un movimento popolare per buttare Oltralpe questi straccioni no? Non si può fare?

Come si fa a rimanere freddi e impassibili?

Cosa abbiamo al posto del cuore e del cervello?

In Sicilia quando uno dimostra di essere cretino si dice: Ma chi hai canigghia ‘nto ciriveddu?

Ecco noi cosa abbiamo nel cervello? Solo crusca: quella che si dà in pasto ai maiali e alle galline…

Ecco cosa mi ha fatto indignare ancora una volta!!!