Tempo fa, sui primi blog, andava di moda fare due liste: Cosa amo e cosa odio… A parte che tutti dicevano la stessa cosa, come un copia e incolla, era stucchevole leggere continuamente lo stesso elenco.
Oggi però una non lista la voglio fare io.
Non amo:
Coloro che provano a tenere assoggettate le persone con l’incubo della paura e dell’inganno…
Vedi le “indulgenze plenarie” o quelle “parziali”.
Poi ci si meraviglia che la gente abbia abbandonato le chiese!
Quando l’ UOMO si renderà conto che è lui l’artefice del proprio destino?
Quando comprenderà in pieno la metafora del: Chi semina vento raccoglie tempesta? Quando ognuno di noi si assumerà le “proprie responsabilità” senza scaricarle sulle spalle degli altri?
Quando gli uomini comprenderanno che una Società Migliore è possibile solo nel momento in cui si lavora uniti per costruire senza distruggere?
Le scienze empiriche hanno scombussolato, mettendo a tacere, quella che è una delle conoscenze “innate” nell’individuo. La capacità di sentire e di vedere attraverso l’intuizione. La capacità di ascoltare e comprendere la vita dei mondi infiniti e sottili.
Gli scienziati, come i religiosi e tutte le altre sette (di colore o di stendardo che dir si voglia) hanno sempre creato e creano dei “modelli” che ben si adattano al loro modo di vedere e leggere il mondo circostante. Tutti gridano a gran voce di essere nel vero. Tutti dicono di aver ragione. Altro che TORRE DI BABELE! L’uomo si è talmente arrotolato dentro le sue idee da rimanerne intrappolato.
Riuscirà Teseo a trovare il filo di Arianna?