Pubblicato in: Notizie e politica, Riflessioni personali

Il mio Politico Ideale


Se mi chiedeste oggi di fare il nome del mio ideale di uomo #politico senza esitazione direi: #Renato #Accorinti, Sindaco di #Messina. Renato rappresenta per me i valori in cui credo e in cui sono cresciuta. Quegli stessi Valori francescani che sento appartenermi. Primo fra tutti il “coraggio delle proprio scelte”. La forza e la determinazione di portarli a compimento, costi quel che costi. Renato va oltre l’apparenza di un’arida e superficiale società consumistica e mi riporta a quell’umile fraticello che nel colmo della sua “Follia d’Amore” si denudò di tutto per dedicarsi agli ultimi. Sull’esempio di Colui che nel corso dei secoli è stato condannato, deriso, umiliato, rinnegato. Gli uomini non sanno che farsene di persone che non parlano di Bene, non si riempiono la bocca di parole vane, ma agiscono “nel Bene”. Gli uomini hanno la parola “Amore” sulla bocca ma il Dio Denaro nel cuore per questo figure come Cristo, San Francesco, Renato sono scandalo per loro.
Renato ha incontrato, insieme ad altri, #Papa #Francesco ma, a differenza degli altri, lui si è presentato con lo stesso abbigliamento con cui entrò a Palazzo Zanca il primo giorno della sua elezione: t-shirt con la scritta “#Free #Tibet” ed a piedi scalzi.
Ho letto un commento nel post dove leggevo la notizia il quale diceva:
“A me Accorinti magari non piace molto ma gli riconosco coerenza, onestà, sincerità e amore incondizionato per il prossimo e per tutto ciò che fa. Ripeto può non piacere ma di sicuro in tasca entrando a #Palazzo #Zanca non aveva nulla e quando ne uscirà non avrà ancora nulla. A me questo basta. In fondo mettersi la giacca e la cravatta per convenzione tanto per darsi una parvenza di credibilità lasciamolo a chi sale e scende le scale del tribunale.”
Nel leggere questo commento mi è venuta in mente un’altra figura, conosciuta tramite il nipote, Alberto Forchielli, quella di un’altro Sindaco di un’altra città in tempi che sono ormai della storia: Parlo di Giacomo Dal Monte Casoni, sindaco di Imola. Nella sua biografia c’è scritto proprio che: Benestante, possidente, una volta dismessi gli abiti da Sindaco se ne è uscito più povero di quando è entrato.
Ecco, io credo che oggi l’Italia ha bisogno di gente come questa. Come Giacomo, come Renato, come il nuovo Pontefice… Il guaio è che sembra ne nasca uno ogni secolo… Mosche bianche che purtroppo non scalfiscono la superficie della membrana cerebrale (di proposito non dico… cuore) degli italiani. Se solo li prendessimo ad esempio e imparassimo anche noi il valore dell’umiltà…

Autore:

Docente di Scuola Primaria, specializzata sul Sostegno, ha conseguito il diploma di Counsellor Scolastico (Iscritta al CNCP), si interessa di: Istruzione. Costume e Società. Politica e Religione. Arte e Letteratura. Web e multimedialità. Inseguendo una chimera… Acqua, Vento e Nuvola

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