Pubblicato in: Riflessioni personali, Società e Costume

Ipocrisia seduttiva


seductivity-mask

I pensieri sono come le ciliegie, uno ne chiama in causa un altro e così è stamane…
Non amo molto giocare a nascondino. Anzi credo di non averlo mai amato, nemmeno nell’età dei trastulli. Lo trovavo cretino e noioso. Dovermene stare lì, ferma, immobile, nascosta aspettando il momento di uscire alle spalle di colui che era al palo, e se toccava a me stare al palo detestavo mettermi con la faccia al muro a contare fino a 100 come una cretina.Ho sempre amato i giochi, le azioni dirette. Il salto della corda ad esempio. Non quello che si fa da soli facendo roteare i due estremi ma quello che si gioca in tre. Quello dove due girano e tu ci devi “saltare dentro” mentre questa gira. Ho sempre amato guardare le cose direttamente in faccia. Fosse questo un gioco, una sfida, un pericolo. Non fa differenza per me. Ma devo essere IO a calcolare il rischio del “mio salto” ed a stabilire se voglio farlo o meno e poco mi curo se così facendo mi rendo meno interessante. La cosa non mi tange.
Ovunque mi giro, ad esempio, non leggo altro che frasi ad effetto ma quella che è davvero la più assurda, per me è: Odio l’ipocrisia!
Balle e ancora balle. Siamo tutti pieni di ipocrisia. Non è ipocrita ad esempio giocare al gatto col topo in un rapporto amoroso?
La seduzione, non quella innata, quella che una donna possiede per istinto naturale, ma quella deliberatamente “provocata”, quella che viene insegnata anche con i manuali (ci sono addirittura le “scuole per sedurre”), al solo scopo di far perdere la testa all’ allocco di turno non è essa stessa la più alta forma di ipocrisia?

Pubblicato in: Notizie e politica, Organizzazioni, Riflessioni personali

Legalità Vs Illegalità


Cos’è che determina il peccato, per le varie confessioni religiose? O meglio che cosa è il peccato? Per preti, rabbini, imam il peccato è un’azione contraria agli insegnamenti dati nei loro testi sacri.
In uno stato laico il peccato viene definito come atto illegale in quanto viola le leggi sociali. Nell’un caso e nell’altro, sia che parliamo di peccato sia che ci occupiamo di illegalità non facciamo altro che centrare il problema in un solo punto.
Ci sta l’uomo e ci stanno le leggi, le regole che determinano lo stare insieme. Non rispettarle si dice che l’uomo delinque. Ormai, e la storia ce lo insegna, è vero ciò che pensa la mentalità criminale: Le Leggi sono fatte per i cretini. Lo penso anche io. Parlare di leggi e di illegalità, e perdonatemi il paradosso, è come parlare dell’esistenza o meno di Dio. Per alcuni c’è per altri no. Così sono le leggi degli uomini. Se non ci fossero le leggi mi dite chi delinquerebbe? Quanti di noi non hanno provato l’ebbrezza di “infrangere” la legge fin dalla prima fanciullezza quando al genitore che ti dice: “Non mangiare la nutella”… tu rispondi “Si, si” mentre il dito è già dentro il barattolo?
Ecco, secondo me il problema vero, reale, è uno solo, non eliminare la Legge i regolamenti che “tutelano” la civile convivenza democratica ma legittimare tutto quello che genere affari d’ oro alla criminalità organizzata.
Non è che dicendo: Non ti drogare altrimenti ti metto in galera che un individuo viene demotivato a farlo. Di solito è vero il contrario. Tanto più una cosa è accessibile ed a portata di mano tanto più perde interesse, fascino.  Tanto più è difficile da avere, da raggiungere, tanto più ha fascino e ti cattura.E’ come una bella donna che si offre senza veli o inibizioni a un uomo. Non viene nemmeno degnata di uno sguardo. Perché per l’uomo, e parlando di uomo in questo caso parlo di umanità, è cacciatore. Non ha perso l’istinto di andare in cerca di prede. Siano queste donne o… denaro. Per l’uomo la vita è una continua “caccia”, allora perché non rendere legale tutti i commerci “illegali”?
Quando non c’è più il piacere del rischio qualunque portata diventa insipiente.
Buona giornata a Voi, oggi. Nel giorno della legalità io lancio un appello forte e provocatorio: Cancelliamo la voglia di delinquere legalizzando l’illegalità.

Pubblicato in: Notizie e politica, Organizzazioni, Riflessioni personali

Cina, Russia, USA, UE


Alberto Forchielli Presidente di Osservatorio Asia
Alberto Forchielli Presidente di Osservatorio Asia

Ultimamente mi ritrovo a pensare quanto la mia percezione del Mondo e delle cose sia entrata in una nuova rotta. Non perché sia cambiato il vento, né perché ero in rischio di collisione, ma semplicemente perché lungo le mie coordinate è apparso un vento orientale che di orientale ha poco, molto poco, a iniziare dalla stazza che sovrasta di più di una spanna un qualunque cinese. Parlo di Alberto Forchielli. Un italiano, che più italiano non si può. Verace e mordente come i tortellini della sua Terra di Romagna. Ma lui non è solo questo. E’ un uomo che dell’Oriente ne conosce onori e magagne visto che vi ha trascorso gli ultimi vent’anni della sua vita.
Entrare nelle sue pagine di Facebook o di Twitter, leggerlo sul suo sito o su quello di Piano Inclinato, ti apre la mente verso un mondo globalizzato in cui i confini sembrano essere solo quelli mentali e i limiti quelli imposti dal nostro pensiero. Lui è un vortice, un uragano. Meno male che è uscito dalla scuola prima che venisse riconosciuta la Sindrome dell’ADHD o avrebbe avuto seri problemi (ammesso che li abbia dati ai suoi tempi, ai suoi maestri, o magari la sindrome si è rivelata solo in tarda età, magari per la troppa esposizione al Sole d’Oriente).
Dicevo che leggere i suoi commenti, ma soprattutto i suoi innumerevoli interventi, sulle questioni mondiali ti fa rendere conto di quanta misera cosa sia l’Italia e gli italiani.
Italia ed italiani che Lui ama più della sua stessa vita e il cui pensiero, visto la situazione politica e sociale in cui ci troviamo, non lo fanno riposare sereno. Ne ha fatto un punto di onore: Onorare e Servire il Suo, il Nostro Paese in modo da farlo uscire da una situazione che non ha nessuna rosea prospettiva per il futuro. Da questo ne discende che non passa giorno in cui il Nostro non analizzi la situazione mondiale e ne tracci una linea con l’Italia nel tentativo, quasi inascoltato dei media, di rassicurarci o metterci in uno stato di allerta.

Alberto Forchielli ha una dote, una caratteristica che fa parte della SUA personalità, dietro la sua faccia sorniona dell’uomo d’Affari Internazionali, dietro lo sguardo furbo e intelligente di chi dice: Non mi freghi… ha un cuore d’oro.
Troppo buono. Ma non è quel buonismo di facciata che i più ostentano salvo poi pugnalarti alle spalle. No, è la bontà di chi NON pensa che da una sua azione ne possa scaturire una Malvagia.
Lui, con l’impulsività che lo contraddistingue si getta a capofitto nell’impresa in cui crede… Salvo poi, svegliarsi un po’ ammaccato e rendersi conto che il Paese che ha amato, la Cina, si è rivelato in realtà una mela marcia al suo interno. Ha avuto presentata una bella mela e, come Biancaneve l’ha addentata, salvo correre il rischio di venire avvelenato.
Adesso che ne ha avuto la percezione netta, che cammina guardandosi le spalle, è rimasto profondamente deluso e per impedire che altri provino la sua stessa cocente delusione, che vengano traditi come è stato tradito Lui, va a dare la sua “autorevole” testimonianza anche a Washington.
Detto questo, quello che oggi voglio sottoporre alla Vostra attenzione sono le Sue considerazioni riguardo ad una grossissima trattativa appena conclusa tra la Russia e la Cina e che sta preoccupando molto gli americani e gli europei. Ecco il link al Suo pensiero. Leggetelo, ne vale la pena, e inziamo a pensare anche noi, in maniera diversa, a questo Pianeta
http://www.formiche.net/2014/05/22/usa-cina-russia-gas-forchielli/.

Buona lettura.