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L’esercito dei precari


Precari della Scuola
Precari della Scuola

Una parola a tutti quei bravi sostenitori della Scuola Pubblica e di chi ci lavora. Nel ricordarvi che gli utenti di questa scuola sono i VOSTRI figli, certo non quelli che hanno la possibilità di pagare le rette delle scuole private (quelle li metto da parte… magari più in là spenderò qualche parola anche per loro), dicevo che nel ricordarVi che l’utente, colui che riceve il prodotto finale sono i Vostri figli, la futura generazione che governerà questo sgangherato, malsano paese, ci tengo a fare una precisazione. Ho letto e sentito solo voci di rancore, invidia, gelosia verso le “annunciate” nuove assunzioni, del cui numero “annunciato” dubito fortemente.
Allora chiariamo alcune cose per i non addetti ai lavori che si ergono a tuttologi:
1. Ogni anno nella scuola “transitano” più del 50% dei docenti. Sono l’esercito precario delle graduatorie vincitrici di Concorso.
2. Nella Scuola esistono ben DUE graduatorie da cui attingere per reclutare personale che vada a lavorare nelle scuole nell’anno scolastico in corso. La prima è quella dei precari storici. Gente che ha accumulato anche 250 punti (vi ricordo che un anno lavorativo nella scuola viene valutato 12 punti che si dimezzano quando si passa di ruolo) e sono inserite nella famosa Graduatoria Permanente. Nella graduatoria di seconda fascia si trovano i più sfortunati, quelli che sì, hanno l’abilitazione ma non avevano, al momento dell’ iscrizione, i famosi 360 giorni lavorativi (due anni di servizio).
3. Ogni anno questa marea di gente viene sbattuta di qua e di là con un contratto che se va bene inizia il 1 settembre e si conclude al 31 agosto ma può accadere che si firmi anche il 20 settembre, ad inizio attività didattica, e si finisca il 30 giugno perdendo così il diritto alle ferie (che lo stato paga mensilmente in busta paga).
4. Quando si fanno le famose assunzioni, le immissioni in ruolo, si attinge sia dalle graduatorie da concorso sia dalla permanente che dalla seconda fascia (quando ci arriveranno). Accade che nella graduatoria da concorso ci siano inseriti tutti coloro che hanno superato l’ultimo concorso per l’abilitazione e nelle due graduatorie sono inserite le stesse Persone. Chiaro questo punto? Non posso trovarmi in una delle due graduatorie se non sono anche nella graduatoria del concorso. A meno che non abbia già superato un precedente concorso.
Per le immissioni in ruolo si prendono il 50% dei posti disponibili dalla graduatoria del Concorso e il 50% dalla Permanente, una minima quota è riservata agli Invalidi civili ed a chi fruisce della Legge 104/92.
5. Sento tanti genitori dire: Mio figlio ha cambiato 5 docenti in 5 anni… Egregi signori di chi è la colpa? La precarietà NON GARANTISCE la continuità sulla cattedra, visto che, come dicevo, chi insegna con contratto determinato cambia scuola ogni anno a seconda della disponibilità che trova al momento della chiamata. E sapete come si vive nell’attesa? L’estate è un inferno… altro che vacanze e riposo. Si controllano giornalmente tutti i siti scolastici. Si va avanti e indietro dai sindacati per avere notizie certe in attesa che si stilino le graduatorie ed accade che ste benedette(sigh!) graduatorie escano alla fine di luglio, ad agosto, e tu devi correre a fare ricorso perché non ti hanno valutato questo o quel titolo perché anche lo 0.50 di scarto fa la differenza per poter lavorare durante l’anno. Poi aspetti che escano le graduatorie aggiornate e “definitive” e a volte questo accade a inizio settembre… Poi aspetti, tenendo in mano il foglio col numero di posti vacanti nelle varie scuole e cerchi di capire se tra quei posti ce ne uscirà anche uno per te, (si perché quei posti vanno distribuiti anche tra i docenti di “ruolo” che hanno fatto domanda di assegnazione provvisoria e che rientrano in una graduatoria che si definisce “Organico di fatto”). E aspetti la chiamata, preghi che magari qualcuno rinunci ed è una guerra tra poveri. Poi entri in classe e devi essere sorridente e disponibile… mentre tutti i giorni mastichi km e km…
6. Poi ci sono i supplenti a intermittenza e sono quelli che vivono il disagio peggiore. Oggi in una scuola domani in un’altra e la mattina ti svegli aspettando che squilli il telefono, perché devi essere sempre pronta a partire come ti chiamano. Ti svegli e ti chiedi: Oggi dove devo andare? Perdi il senso dei luoghi e del tempo mentre in classe sei considerata meno di una mosca. Ti sorbisci collegi e rientri in cui non hai voce in capitolo, le colleghe ti guardano con compassione e dall’alto in basso perché loro sono di RUOLO e tu stai ancora a fare la fila al botteghino…
Ecco cari signori chi sono i “precari”. Questi profittatori dello Stato che ogni anno garantiscono il funzionamento della scuola e le lezioni ai Vostri Figli… Poi non sbalorditevi se sono schizzati, demotivati, stanchi…
Allora se volete attirare l’attenzione dei vostri lettori date notizie sicure. Copiate e incollate questa breve chiarificazione nelle vostre bacheche. Questa è la VERA INFORMAZIONE! GRAZIE!