
L’Italia sommersa dall’acqua è la somma di tutti gli abusi edilizi che dal dopoguerra ad oggi si sono perpetrati su tutto il territorio nazionale. Leggevo che il maggior boom di diffusione di questo fenomeno si ebbe intorno agli anni 70 a causa della grave crisi economica che il Paese stava attraversando. Con tassi di inflazione intorno al 20% le famiglie italiane, che già possedevano una prima casa (abusiva anche quella) hanno iniziato a investire nell’acquisto della seconda casa (lo sapete che siamo i primi in Europa a possedere un appartamento? Sembra anzi che sia prerogativa tutta italiana quella di investire nel mattone di proprietà). Lo Stato, latitante su questo fronte e in condizioni di dover “battere cassa” si inventò, nel 1985, la famosa legge del “condono edilizio” (roba che esiste solo in Italia) chiudendo tutti e due gli occhi sui disastri che queste costruzioni selvagge stavano provocando sull’ambiente e sulle coste. I condoni hanno continuato a costituire per lo Stato il modo più facile per reperire fondi mentre non ha agito da deterrente al protrarsi del fenomeno. Oggi, piangiamo tutti. Piangono chi sta perdendo ciò che con sacrifici si era costruito. Piange lo Stato, e quindi tutti noi, perché gravato da ulteriori uscite per risanare ciò che era sano e NOI abbiamo fatto cadere ammalato: Il nostro territorio…
Governo ladro, si..ma italiani consenzienti per i propri interessi.
Un po’ di autocritica non guasterebbe, una tantum, e forse ci renderebbe migliori.
Per chi vuole approfondire: http://it.wikipedia.org/wiki/Abusivismo_edilizio
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