
Il destino, in questo anno, mi ha fatto ripercorrere a ritmo serrato le stesse identiche esperienze vissute nell’arco della mia esistenza. Ed è stato ancora più terribile in quanto una cosa è viverle con un tempo “dilatato” un altro a tamburo battente. Come se il tempo ti alitasse talmente forte in faccia da non darti il tempo di respirare… e non è per nulla piacevole vivere in apnea costante. Ci sono stati momenti in cui mi chiedevo se fosse perché il mio ciclo terrestre stesse per concludersi e qualcuno, da qualche parte nell’Universo, mi stesse sottoponendo a un “riesame” per poi “giudicarmi” e decretare se promuovermi o bocciarmi.
Poi la mia parte “razionale”, quella che mi hanno insegnato a riconoscere durante il corso di counsellor, mi diceva che forse mi ero rificcata dentro il “mio copione” come vogliono i seguaci della PNL… e quando ripensavo al “copione” mi assaliva la rabbia, non razionale questa, che mi portava a infierire su me stessa e in quei momenti mi davo dell’idiota… della stupida. Mi chiedevo, con sgomento, come potessi essere così imbecille da ripetere i medesimi errori e mi tornava alla mente il detto:-“Errare humanum est… ma, perseverare è diabolico” – a quel punto mi chiedevo quanto di “diabolico” ci fosse dentro di me.
Mi chiedevo, e mi chiedo, se la rabbia che provo sia frutto del mio carattere, del mio modo di essere o se invece non sia stata sguinzagliata da chi mi stava attorno. Da coloro che, con il loro atteggiamento, con le loro parole, coi loro gesti più o meno palesi, mi ferivano… mi pugnalavano alle spalle. Oggi, dopo tante domande poste che non hanno ricevuto risposte, dopo tanto tormentarmi e rigirarmi il coltello nelle ferite ancora aperte mi dico, con stupore, che non mi può fregare di meno. Accetto tutto ciò che ho ricevuto e lo ripongo nel cassetto dei ricordi. Archiviato in una cartella di un hardisk esterno al mio cuore ed al mio cervello. Non nutro né odio né rancore, conscia che molto probabilmente anch’io avrò cagionato sofferenza e dolore a qualcun altro… è la nostra “legenda personale”, come dicono gli alchimisti ed in questa “mia legenda” una grandissimo raggio di sole è penetrato illuminando un meraviglioso arcobaleno… Quello del futuro radioso che sono certa avranno i miei figli. Ed è anche, e solo, merito loro se io accetto senza oppormi il mio destino.
Ed è a loro e solo a loro, in primis, che voglio dire grazie. Grazie di esistere!
A voi tutti dico di non disperare, dopo ogni notte, per quanto buia e tempestosa possa essere, ci sarà sempre per tutti, poveri e ricchi, belli e brutti, buoni e cattivi, la stessa immensa e luminosa alba.
Tanti auguri di buone e felici feste. Sia che li trascorriate da soli che in compagnia, il mio pensiero vi accompagnerà augurandovi ogni bene…