
Si esportano le fabbriche, i macchinari, nei Paesi “in via di sviluppo” perché lo Stato supertartassa le imprese e così gli imprenditori “onesti” per poter vivere nel lusso vanno a portare il lavoro, a cercare la manodopera, in quei paesi in cui gli operai, uomini, donne e bambini, sono sfruttati, sottopagati e vivono in condizioni igienico-sanitarie che sono uno schiaffo alla nostra “civilizzata” cultura occidentale.
Ci si lava la coscienza dicendo che si crea lavoro “all’estero” e che lo si fa nel rispetto delle leggi (?????) di quel paese e che lì la gente vive bene.
Ma se vivono così bene perché le nostre coste sono assaltati un giorno si e l’altro pure da gente disperata che fugge dalla fame e dalla miseria in cerca di un paese libero e democratico in cui vivere? E poi ci lamentiamo che vengono a “rubarci” in casa?
Qualcosa c’è che non quadra. L’ umanità ha il cervello tarlato…