Il benessere, il consumismo, l’usa e getta ha portato a una trasformazione antropologica della società occidentale, e nello specifico degli italiani dove molto più evidente è la labilità del confine tra la destra e la sinistra. La caduta di Valori Etici e Civili ha portato a candeggiare le bandiere dei partiti a favore di un solo ideale, un solo colore, quello del denaro. Sentimento idolatrato negli anni 70 – 80. Dopo il sanguinoso terrorrismo rosso e nero abbiamo assistito alla nascita dei giovani “Yuppies” a cui i giornali dedicavano pagine e pagine… Tra quei giovani “Yuppies” ad esempio c’era Berlusconi che su Millioner diceva come si diventava ricchi, sottacendo la vena delle condutture fognarie su cui bisognava barcamenarsi… L’esaltazione dello “yuppismo” è, secondo me, la radice della voracità della nostra classe dirigente, sia e/o non sia politica…
Oggi ci troviamo con questi “yuppies”, non più giovani, che ricoprono tre – quattro incarichi presidenziali, tre – quattro incarichi dirigenziali.
Ecco, quello che bisognerebbe impedire in Italia è che ci sia gente che ha il sedere su tre-quattro poltrone mentre c’è gente che sta a spasso. Non si tratta solo di fare un’equa distribuzione dei salari ma anche degli incarichi e delle cariche. E’ un problema secolare in Italia. Gli onorevoli che fanno i dottori, gli avvocati, i notai, i giornalisti…. I Presidenti di questo, quello e quell’altro… Il gioco più amato dagli italiani, dopo il calcio, è l’asso piglia tutto. Questa è la “meritocrazia” all’italiana, purtroppo… Stai lì per tutelare i “miei” interessi. Io ti pago e tu fai ciò che ti dico. Non è un problema di colore di partito ma di civiltà…