Chi vive solo per procacciare elogi quale utilità sociale ha?
Chi aduso è al monologo più che al dialogo quale cambiamento opera nella coscienza collettiva?
Chi pensa a fare il proprio interesse che benefici porta alla collettività?
Eppure noi assistiamo a opere di “carità” che ci esaltano e non riflettiamo che anche dietro le opere di carità si nasconde, alberga, il sentimento egotico dell’amor proprio.
Non c’è nulla di più bello del “dare” eppure anche nel dare si nasconde l’egoismo… Così come nell’amare. Io ti amo e come contraccambio esigo che tu mi ami. Io ti do e tu devi darmi. Nessuno concepisce che qualcuno possa fare qualcosa senza averne in risposta una ricaduta su se stesso dell’opera compiuta.
Io do e… sospendo il oensiero. Volgo altrove lo sguardo e cerco chi ha ancora bisogno. Ciò che ho dato lo getto alle spalle, non mi appartiene più. E’ così difficile da capire?
Sembra di si visto che c’è molta gente che continua a stare coi piedi per terra continuando a dare ed aspettando che gli venga restituito… Così si muore due volte…[#AngeliKaMente aquila]
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