
Un grande Camilleri… Un grande Zingaretti ed un bravissimo Cesare Bocci (Mimì Augello) al minuto 5.15 del telefilm “Il giro di boa”, in cui Montalbano, in seguito ai fatti del G8 di Genova, comunica a Mimì che vuole dimettersi. La reazione di Mimì non si fa attendere:
“La lurdìa (sporcizia n.d.r.) è dentro di noi? Bravo Montalbano… Senti, se tu te ne vuoi andare vattene per stanchezza. Vattene perché ti fanno male le emorroidi. Vattene perché non ti funziona il cervello ma non perché ti senti tradito!
Perché questa è un’offesa (Offesa a chi? chiede Montalbano)…
“A mia, che sono un fimminaro ma sono una persona perbene. A Catarella, che è un angelo. A Fazio, che è un galantuomo e a tutti quelli che dentro al Commissariato di Licata ci lavorano… E a tutti i tuoi colleghi che tu stimi e che ti vogliono bene… E a tutta la stragrande maggioranza di gente che in polizia ci sta perché ci crede e nulla ha a che fare con quei quattro mascalzoni… di basso grado.
Tu te ne vai sbattendoci la porta in faccia a noi! Pensaci Montalbano…”
Più la leggo e più non posso fare a meno di pensare che ben si attanaglia a tutti quelli che parlano male dell’Italia e se ne vogliono andare altrove.
Perché tra stare qui e lottare e scappare per stare meglio noi… è più facile e più agevole la seconda possibilità… Scappare perché ci si sente traditi lasciando gli altri ad arrangiarsi e magari accusandoli di collusione con questo e quello senza vedere i sacrifici che fanno per fare il proprio dovere per se stessi e per la società in cui vivono.
L’ha ribloggato su Nicola Costanzo… my Blogs.