Forse sarebbe il caso di ricordare ai tanti “malati di federalismo” e di regionalismo che agli albori della civiltà occidentale la “situazione” politica non è quella che si ricordano coloro che usano la memoria a breve termine.
I romani dicevano: Vae vinctis!
La storia italiana, dalla caduta dell’Impero romano, non è altro che la storia della mancata “accettazione” di quella grandissima perdita. Di quella enorme sconfitta. La Storia di un popolo che NON si rassegnava ad aver perso territori e sovranità e che cercava di riconquistarli in ogni modo. A volte da soli a volte con patti scellerati, altri con sottili giochi di potere… Un unico fine: La ripresa di tutti i territori che pezzettino dopo pezzettino abbiamo perso. Come abbiamo perso l’Orgoglio di essere un Popolo. Appecoronati sotto questo o quel dominio, incapaci di autogestirci senza l’aiuto dei vicini. Ed abbiamo perso tutte le guerre.
Il mio sogno è quello di ritrovare al più presto quell’antico orgoglio italico (e la cosa non vuol suonare “aulica”) perché un popolo diviso non andrà mai da nessuna parte. Solo riconquistando fiducia, autostima ed “accettazione” raggiungeremo la giusta “maturità” per entrare a far parte della più grande Comunità Europea…
Fino a che continueremo a comportarci come bambini viziati e capricciosi che frignano perché qualcuno gli ha rubato il sonaglino ci faremo solo male. Chiusi in un circolo vizioso di autolesionismo.[#AngeliKaMente rivivendo la Storia]