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Gli altri corrono


italiaRaccolgo su Linkedin questa testimonianza:
“Alghero: meraviglia, ma analfabetismo turistico… Siamo alle solite…luoghi fantastici, ricchi di fascino, storia e bellezza, ma turisti presi a calci (metaforicamente , almeno per ora). È mai possibile che in una settimana mi sia imbattuto in tanta scostumatezza e impreparazione? Sarò sfigato, ok, ma il problema è palese: non sappiamo fare turismo! Impreparati, improvvisati, sciatti. Pronti ad essere mangiati dai nostri concorrenti. Non miglioriamo, anzi: peggioriamo! Diamoci una svegliata, perché la Sardegna è un gioiello, l’Italia è unica, ma gli altri corrono, si organizzano. Sorridono! ”
Mi rammarica leggere come da nord a sud il malcostume è uguale. Invece di accogliere i turisti li facciamo scappare. Il guaio è che oggi chi investe nei settori “nevralgici” del turismo lo fa, secondo me, con scarsa preparazione. Non solo NON c’è la cultura de ” il cliente ha sempre ragione (visto che paga)” ma anche le più elementari regole della buona educazione lasciano il tempo che trovano. E dire che con i nostri mari, le nostre coste, le nostre montagne, le nostre opere d’arte, come dice Daverio: L’ Italia è un Museo a cielo aperto, potremmo davvero fare cassa…
Invece rimaniamo ingabbiati dentro la nostra maleducazione, senza rispetto per niente e nessuno se non per il proprio misero orticello.
Solo una cosa ci riesce bene: Lamentarci. A noi piace l’idea di avere “La botte piena e la moglie ubriaca”.

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Popolo serpente


il-contadino-la-serpe-la volpeD’accordo ammettiamolo. Il problema in Italia sono gli insegnanti. Sono troppi. Fanno troppe vacanze. Guadagnano troppo. Non producono Pil e sono anche ignoranti. Se tutti i docenti che si sono rotti la schiena ed usurato i loro neuroni l’hanno fatto per produrre questa mentalità nella popolazione devo dire che le cose sono due: O sono stati davvero così ignoranti e supponenti da pensare di “educare alla cultura” intere generazioni producendo solo generazioni di analfabeti o intere generazioni hanno imparato a leggere e scrivere da soli.

Generazioni che, leopardianamente parlando, si sono autoacculturati.

Popolo di serpenti, ecco cosa siamo.

Rusticus in silva invenit serpentem a pastoribus captum et stipiti alligatum. Max solvit et curavit animal quod vix recreatum stringere hominem graviter ligatum incepit.

Tunc homo:<<Quid- inquit-facis? Cur malum pro bono reddis?>>

<<Natura mea- dixit serpens- hoc facio>>.

<<Bonum- ait rusticus- tibi feci, et tu quomodo beneficium meum solvis!>>

Quia inter se dissentiebant,vulpem iudicem vocaverunt, cui totum ut evenerat ex ordine monstraverunt.

Tunc vulpis: << De hac causa iudicare per auditum ignoro, nisi oculis meis quod inter vos evenerat videro>>.

Itaque serpentem ut antea iterum religant.

<<Modo,-inquit vulpis-o serpens, si potes evadere, discede! Et tu, homo, posthac serpentem omitte!>>

Traduzione:
Un contadino trovò nel bosco un serpente catturato dai pastori e legato a un tronco. In fretta lo slegò e curò l’animale che ripresosi in fretta inizia a stringere l’uomo  legato molto duramente.

Allora l’uomo disse: Che fai? Perchè rendi il male per il bene?

Disse il serpente: – Faccio questo secondo la mia natura.

Disse il contadino: – Io ti ho fatto del bene e tu in questo modo ripaghi il mio beneficio!

Poichè litigavano tra loro, chiamarono una volpe come giudice, a cui spiegarono tutto come era successo.

Allora la volpe: – Ignoro in che modo giudicare la questione se non vedrò con i miei occhi quello che è accaduto tra voi.

E così rilegano il serpente come prima.

In tal modo – disse la volpe –  o serpente, se vuoi scappare, vai! E tu, uomo, lascia stare il serpente!
(Testo e traduzione dal web)

 La cosa che fa davvero male è il modo con cui hanno seppellito l’idea di cultura. Lo vado dicendo da anni, stiamo tornando alla barbarie medioevale con il placet del popolo e questo lo ripeterò fino alla nausea.
Come un mantra, appunto.
La cosa che mi fa incazzare è che questi “italiani” non si rendono conto che stanno demolendo dalle fondamenta un Paese che della Cultura è sempre stato il baluardo.Portatore di Valori di “democrazia” e democraticità che spaventano i Poteri Forti che vogliono solo delle pecore peggiori di quelli che ci sono adesso.
Io non lo permetto! Devo difendere, fino a che posso, la Cultura dall’aberrazione in cui l’hanno cacciata con la complicità dei massmedia. C’è una generazione che va crescendo e non voglio, nel modo più categorico, che cresca una generazione di robotizzati telecomandati.
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Fare scuola


la mia scuolaLui, lui era un fascio di nervi tesi come le corde di un violino. Non riusciva a stare nemmeno cinque minuti fermo, seduto al suo posto. Imprevedibile nelle sue azioni. Lo definivano un bambino con problemi ma credo che il suo unico problema fosse l’aula troppo stretta, troppo angusta, troppo scontata per la sua grandissima voglia di esplorare, curiosare, cercare. Interessarlo in qualche argomento era come scommettere se l’uomo riuscirà mai ad abitare su Marte. Gli piacevano, e penso che gli continueranno a piacere, i dinosauri… i loro denti aguzzi e lunghi lo lasciavano a bocca aperta. Era l’unica cosa che riusciva a bloccarlo, fermo, intento e immerso in qualche cosa. Eppure che tenerezza quando, non appena arrivavo a scuola si presentava col quaderno e la penna: Maestra, fammi fare i compiti… jamm… Fammi scriviri…
Perché parlo di lui oggi? Perché i bambini che tu aiuti a crescere, a cui insegni i primi rudimenti del sapere ti rimangono dentro… uno ad uno. Non ne dimentichi nessuno, anche se li hai seguiti solo per un anno. Lui è uno di questi e… stanotte l’ho sognato. Continuava a correre ed io a stargli dietro nel tentativo di fargli comporre una frase… lui scappava con la penna in mano e io lo bloccavo… Ha scritto parole sui muri, sui manifesti, per terra… ma alla fine la frase è stata completata. Giusto in tempo per l’arrivo del padre che se lo portava a casa…
Questa è la scuola… la mia scuola PUBBLICA, quella in cui credo. Sono i bambini come lui che hanno bisogno del maestro più di chiunque altro. Sono bambini eccezionali che chiedono solo di imparare e chiedono che vi siano maestri che sappiano insegnare secondo la loro maniera di apprendere e non come vuole il sistema. Grazie G…[‪#‎AngeliKaMente‬ docente]

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La Mafia si combatte con un esercito di Maestre


Gesualdo BufalinoNon voglio essere saccente e supponente ma quando scrivo che per ripulire il Parlamento e la politica italiana non bastano solo le buone “intenzioni” non faccio facile demagogia né facile populismo.

Tutti quelli che pensano che pulire il “Sistema Politico” sia roba di nomi e/o di partiti è solo un povero illuso. Uno che non ha capito nulla del mondo e della sua realtà. Ricito Gesualdo Bufalino (ho sempre erroneamente attribuito, in quanto detto da altri, la frase a Falcone, adesso scopro che così non è, chiedo venia per l’inesattezza) per la terza volta oggi: La Mafia si combatte con un esercito di Maestre… Lo sa bene chi manovra i fili del Potere Mafioso, per questo hanno distrutto la scuola pubblica attraverso una propaganda multimediatica. Fino a che coveremo nel nostro intestino la Mafia e fino a che contribuiremo con la nostra miope mentalità a nutrire la “Bestia” questo sistema non scomparirà. Il ddl sulla “Buona Scuola” è figlio di questa mentalità.
Così stamane Caserta si è svegliata sorpresa(?), smarrita(?), indignata(?)… Io direi ancora una volta rassegnata e impotente nel leggere questa notizia:

Clan e appalti: in manette l’ex sindaco Del Gaudio, chiesto alla Camera l’arresto di Sarro (Fi). Giallo Zagaria

Per i lavori alla rete idrica casertana 13 ordinanze. Spariti documenti importanti che il superlatitante boss dei casalesi aveva con sé nel suo covo al momento dell’arresto. Anche gli appalti Gori dell’Ato3 pilotati in favore delle ditte mafiose

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Cosa chiedevamo e cosa proponevamo


Scuola PubblicaNei giorni frenetici in cui si doveva presentare il ddl per essere approvato al Senato mi era stato chiesto di farne una lettura e di proporre eventuali modifiche. Da quella lettura erano scaturite queste modifiche che, ahimé, sono rimaste lettera morta. Ore sprecate che avrei potuto utilizzare diversamente visto che ,nella sua democraticità, questo governo ha pensato di chiedere la fiducia senza ascoltare i cittadini.
Ecco le proposte che avevo individuato e le modifiche che si dovevano apportare secondo me:

Emendamenti al ddl n°2994

Articolo 2 comma 3

No all’ incremento ore per l’ alternanza scuola-lavoro.

In cambio ricerca e sperimentazione negli istituti attrezzati con laboratori ampliati con finanziamenti delle imprese che trarranno benefici dalla ricerca e dalla sperimentazione.

Art. 2 comma 11

Chiamata diretta del dirigente scolastico. Da eliminare perché incostituzionale.

Art.2 comma 13

No all’istituzione degli albi territoriali. Comma da eliminare.

Art. 4 comma 1

Alternanza scuola-lavoro. Da eliminare

Art.4 comma 3

Ai fini dei CFU ed a libera scelta dell’alunno la scuola può promuovere azioni di “tirocinio “lavorativo e /o formativo presso aziende esterne, sia in Italia che all’estero durante i periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche.

Art.4 comma 7

Si ritiene che lo stanziamento di 100 milioni di euro per le finalità dell’articolo 4 possano essere impiegati per potenziare progetti e laboratori nelle istituzioni scolastiche e non per monitorare l’alternanza scuola-lavoro.

Art.4 comma 8

Il Dirigente Scolastico ed il Consiglio di Istituto individuano gli enti pubblici e privati per la stipula di convenzioni al fine di favorire l’orientamento scolastico e universitario. (vedi comma 3)

Art.6 comma 3

No agli albi territoriali e nomina, specialmente nella scuola Primaria e dell’Infanzia, dei supplenti anche per un solo giorno.

Art.7 Comma 1

Il Dirigente Scolastico, anche in una scuola dell’autonomia quale vuole il ddl, non può assumere alcun ruolo centralistico nella gestione della scuola pubblica che proprio perché pubblica non prevede ruoli verticistici bensì collegiali.

Art.7 comma 2

Da eliminare. La chiamata dei docenti non può essere affidata al giudizio personale del dirigente scolastico, pena non solo la libertà di insegnamento ma favorisce anche il clientelismo e lo legalizza.

Art. 7 Comma 3

  1. No agli incarichi triennali si a un “pronunciamento” di conferma nell’incarico presso l’istituzione scolastica che presiede.
  2. d) No all’utilizzo del personale docente di ruolo in classi diverse da quelle per la quale si sono abilitati.

Art 7 comma 4

Eliminare gli albi regionali e territoriali.

Art.7 comma 7

La norma non prevede alcun incremento per quanto riguarda lo stipendio dei docenti. Bloccato dal 2009 . Si all’equiparazione dello stipendio dei docenti allo standard europeo.

Art.7 comma 8

Il collegio dei docenti valuta in primis l’azione del dirigente per quanto riguarda la gestione e le relazioni con e delle risorse umane.

Art. 8

In merito alle assunzioni ed alla regolarizzazione dei precari si chiede che questo articolo venga estrapolato dal ddl e che il Governo risponda direttamente a Bruxelles del mancato inadempimento..

Art.10 comma 1

La Carta elettronica deve essere utilizzata anche per teatri, musei, mostre ed eventi culturali, luoghi in cui, proprio per l’alto valore culturale che esprimono, devono essere “gratuiti” per i docenti; così come i treni e gli alberghi, in cui si pernotta per gli aggiornamenti, dovrebbero offrire degli sconti extra in quanto un solo aggiornamento a volte può costare anche 500 euro.

Art.11 comma 1

Lo stanziamento di 200 milioni sarebbe più giusto ed equo investirlo in risorse laboratoriali ed in attività extracurriculari.

Art.11 comma 2 e 3

Vanno eliminati non sussistendo più il comma 1

Art.15 comma 1

Fermo restando la facoltà dei cittadini di destinare il 5 per mille alle scuola queste NON vanno indicate nello specifico.
I soldi convoglieranno in un unico fondo come “Fondo Scuole Pubbliche”

Art.16 comma 1

A nostro parere è sperequativo e favorisce il sorgere di scuole di serie A e di serie B. Il genitore che vuol erogare soldi alle scuole statali, visto che dette erogazioni saranno deducibili dal suo reddito, e quindi ricadono su tutta la collettività, potranno essere ripartite in due quote. Un terzo di questa alla scuola del figlio il rimanente andrà nel “Fondo Scuola Pubblica” e ridistribuito a tutte le scuole in base al numero degli iscritti.

Art.17

Non può essere riconosciuta nessuna detraibilità a coloro che iscrivono i figli in istituti privati e paritarie in quanto anticostituzionale. Ricordiamo che l’art. 33 recita: Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato, [a meno che lo Stato non sovvenzioni anche le scuole paritarie per permettere a TUTTI di potervi accedere senza ulteriori spese].

Art.21

Lettera b) eliminare la voce: “in relazione alle sue funzioni di scelta e valorizzazione del merito del personale docente”.

Lettera c) c’è un palese non sense tra la chiamata diretta del dirigente e la graduatoria di durata triennale in cui confluirebbero i vincitori di concorso.

Lettera d) Per il motivo di cui sopra va eliminata la dicitura: Le innovazioni introdotte per attuare l’autonomia scolastica prevedono il rafforzamento delle funzioni del dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda la egstione del personale….. I dirigenti non possono essere valutati da coloro che essi stessi hanno scelto.

Art.21 lettera F, non si ravvisa la necessità di “creare ex-novo” altri dirigenti ed uffici (organi rappresentativi) a livello nazionale, regionale e territoriale di supporto alle istituzioni scolastiche che hanno già ben due organi : Il Consiglio di Istituto e il Collegio Docenti.

Art.22 comma 5

Va sostituito con: La norma prevede la riapertura e la riformulazione dei contratti fermi dal 2009

Ora se vi sembra che in queste richieste ci sia il tentativo di difendere la “casta” credo che avete bisogno di consultare uno specialista della… comunicazione.(?)

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Corsi e ricorsi… storici


scuolamortaGli italiani oggi hanno ucciso, con un colpo di mano, quello che in 50 anni i maggiori pedagogisti erano riusciti a fare: UNA SCUOLA PUBBLICA DI TUTTI E PER TUTTI (e lo dico urlando).
L’ignoranza è meglio delll’istruzione. Restateci se è questo che volete per i vostri figli, per i vostri nipoti. Tacete, ma sappiate che il silenzio è assenso… e applaudite, ma sappiate che applaudite alla madre di tutte le bestie: L’Ignoranza!
Onore a VOi…
Io continuerò a fare il mio dovere, IO lo so fare il mio dovere, io… Voi, voi iniziate a dire: Speriamo che me la cavo…
Sono così indignata… frustrata… amareggiata. Si agitano in me tante emozioni contrastanti…


Indignata, per il modo incivile con cui è stata fatta passare questa riforma.

Frustrata, per tutti gli sforzi compiuti in questi mesi e per le aspettative che nutrivo.

Amareggiata, per l’indifferenza dei cittadini italiani che non si rendono conto fin dove si troveranno da qui a qualche anno.
Spero, solo un piccolo lumicino, in questa generazione che è ancora con me, che siano loro a riscattare un popolo di mangioni, arraffoni, papponi…

Oggi un parlamento di assenteisti con la loro deprecabile assenza ha ucciso la Scuola Pubblica. Io sono in lutto e NON è e non vuole essere retorica, sappiatelo!
La cosa allucinante è che è passata una riforma che è sempre stata chiesta dalla destra… con un governo di sinistra, questo è…folle!
Mi inchino al servilismo e all’indifferenza del popolo italiano.

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CORRETTI NON CORROTTI


Corretti non corrottiRiparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, è la più grande campagna digitale contro la corruzione di sempre in italia. Una battaglia apartitica e trasversale che ha un grande obiettivo, quello di combattere attraverso innovazione e comunicazione digitale, uno dei più gravi problemi che affligge il nostro paese e che impatta drammaticamente sulla vita quotidiana di tutti gli italiani. Dillo ad alta voce, Corretto e non Corrotto! Sono corretto, non corrotto e non sono più disposto a tollerare una società in cui la corruzione sia la norma e non un’eccezione da combattere. Sono corretto, non corrotto e non mi arrendo ad essere additato nel mondo come parte di un popolo di corrotti e corruttori senza speranza di cambiamento. Sono corretto, non corrotto e non tollero più una classe politica che si allontana dai valori della Costituzione. Sono corretto, non corrotto e in italia ci sono milioni di persone corrette, non corrotte. E noi, facciamo parte di questa grande comunità che finalmente sta provando a cambiare le cose. Solo entrando in azione, riparte il futuro!

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Ponte Scuola e Impresa


zanussiMarco Zanussi, della Scm Zanussi di Cordenons, sta conducendo nella sua zona un’azione a 360°, dove scuola e impresa lavorano in sinergia, in quel modello di scuola che ho in mente io e lo fanno già dal 2008
Non dico altro, lascio a lui la parola, stamane:
Angela Santoro, in breve non ci riesco, ci provo…la mia esperienza parte da una constatazione relativa alle scuole tecniche, perlomeno quella del mio territorio: versava in una condizione di abbandono, o meglio…di abdicazione rispetto alla necessità di essere “connessa” al tessuto produttivo della zona. Una necessità che, va chiarito, esiste costantemente, ma non può essere messa a mio avviso solo sulle spalle della scuola. Essa infatti deve conservare il fine di “dispensatrice di cultura e competenze”, mentre dovrebbe essere compito dei portatori di interesse farsi avanti e rendersi disponibili a collaborare. Il senso è che il mondo dell’impresa tendenzialmente si lamenta che un meccanico o un elettronico o un chimico, quando escono diplomati non sanno nulla…però non fanno niente per evitare tutto ciò: se ne stanno alla finestra, pretendendo di avere forza lavoro formata senza costi aggiuntivi. Dunque, quello che è stato fatto e che cerchiamo di fare tutt’ora è coinvolgere le aziende, i professionisti le istituzioni ad entrare a scuola, non per dettare legge, ma per aprire un canale di comunicazione in cui, insieme ai docenti, si decide cosa serve, quali sono le competenze attese, quali sono le opportunità offerte dal territorio. In questo processo coinvolgiamo anche gli studenti (e anche le loro famiglie), aiutandoli a comprendere come funziona un’azienda, quali sono i requisiti necessari. Si è creato un gruppo di oltre 60 aziende che a vario titolo hanno contribuito, anche materialmente al rinnovo dell’Istituto, con raccolta di fondi serviti per aggiornare i laboratori, comprare attrezzature nuove, organizzare corsi di formazione per i docenti, predisporre borse di studio per gli studenti eccellenti. E’ stato attivato anche un nuovo indirizzo di studio (plasturgia) che mancava ed era necessario. Le aziende accolgono i ragazzi in stage per periodi anche oltre il consueto (durante l’estate), inoltre inviano personale qualificato a tenere lezioni e/o conferenze in classe. Ci sono state alcune difficoltà…alcune dettate dall’iniziale diffidenza di alcuni docenti, forse eccessivamente centrati sull’idea dell’indipendenza della scuola, altre di tipo burocratico. La prima difficoltà è stata superata entrando in punta di piedi con il messaggio “signori, questo è quello che ci serve, perlomeno nei tre anni specialistici cercate di tenerne conto. Noi vi supporteremo nei modi che riterrete opportuni”. Le difficoltà burocratiche invece riguardavano l’autonomia della scuola per esempio per l’acquisto di un’attrezzatura: gara d’appalto, offerte, autorizzazioni ecc. ecc. Tempi lunghissimi, incompatibili con le esigenze immediate. Questo problema è stato superato con la costituzione di un’Associazione e la sua successiva iscrizione all’elenco degli enti che possono accedere al finaziamento del 5×1000. Ora è l’associazione che organizza le iniziative e le finanzia, cosicchè se si presenta un’occasione da prendere al volo, i tempi di reazione sono istantanei. Anche l’approntamento di progetti finanziabili con fondi europei è molto più veloce (quest’anno abbiamo organizzato un corso teorico e pratico di progettazione e costruzione di droni, con esame finale per ottnere il patentino ENAC di conduttore di droni, per esempio). Piccola nota: il motore di tutte queste iniziative fatte tramite l’associazione, sono i docenti: loro pensano i corsi, loro propongono, loro organizzano; io faccio solo lavoro di selezione, perchè se dovessimo fare tutto quello che propongono, aihmé non ce la faremmo mai. Questo la dice lunga sull’importanza del coivolgimento. Tante altre cose si fanno e tante sono in cantiere...Il segreto è uno solo: la motivazione a lavorare in gruppo. Questa va coltivata sia dal lato imprese, sia dal lato docenti, sia dal lato studenti. Questi ultimi hanno bisogno di una visione, devono vedere dove andranno a finire, devono capire che studiano per qualcosa di concreto. Ricorderò sempre la conferenza che abbiamo organizzato con Silvio Bartolotti, patron della Micoperi (recupero Costa Concordia), uomo dalle qualità umane straordinarie, con una storia personale da romanzo: 600 studenti in sala e non volava una mosca, entusisamo alle stelle…di questo hanno bisogno i ragazzi, di motivazioni e di esempi. Il resto vien da sé….

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Spaccato di vita parlamentare


parlamento
Foto scattata dall’on. Giuseppe Brescia, oggi 15 luglio 2015, in attesa di intervenire sul ddl renziano

Testimonianza presa da Facebook:
Tutti gli italiani dovrebbero almeno una volta nella vita entrare alla camera dei deputati. Oggi per me era la prima volta. Un ambiente più disimpegnato rispetto al senato (diciamo così). La malpezzi faceva vedere le foto, faraone giocava con il Tablet, tutti parlavano con tutti, si salutavano, qualcuna sfilava con il suo tacco 12, e qualcuno parlava al microfono nell’indifferenza totale. Peccato che si parlava di autismo. Tutti gli articoli venivano rigettati dal PD. Tutti questi “uomini” che seguono la disciplina di partito volete sapere come votavano? C’era una deputata che faceva il gesto del pollice verso e urlava ai suoi colleghi: rosso, rosso! E come automi votavano. queste persone non interessava dichiarare l’autismo malattia sociale (noi genitori di bambini affetti da autismo sappiamo cosa significa), l’importante era non distrarsi troppo dai loro passatempi. Alle 20 la discussione passa al ddl scuola. I deputati presenti erano 28. Ecco come si gioca con le nostre vite. Ancora una volta grazie SEL, M5S , a Fassina e a Civati. Tutto il resto è noia! (Patrizia Compagnucci)
Io non mi sento di applaudire  nessuno. A parte i 28 presenti , i 730 assenti sono da mandare subito a casa!

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Economia e dieta mediterranea


Dieta-dediterranea-unescoL’Italia ha un primato indiscusso. Un primato che si sta tentando di minare in tutti i modi possibili e immaginabili proponendoci sempre più cibo in scatola… latte in polvere, carne in scatola (veramente quella c’è da anni), spremute liofilizzate o solo col 40% di frutta.

Adesso a spron battuto abbiamo anche i vegani che si fanno promotori della “soia” e vogliono obbligarci a cambiare le nostre abitudini alimentari. Fino a che non si scopre che la soia sarà causa di qualche malattia di origine sconosciuta. Intanto il guaio alla nostra industria alimentare è bello e fatto. Forse per questo dovremmo, almeno in questo, fare fronte comune e combattere contro la “globalizzazione” dell’industria alimentare. Pena davvero la nostra estinzione.

Torniamo tutti all’agricoltura? Mi sa che solo così ci salveremo, una volta che la scuola pubblica sarà bella e defunta e l’analfabetismo trionferà sulla popolazione che regredirà al 1800… Viva la globalizzazione.[‪#‎AngeliKaMente‬ in trincea]
Riporto il pensiero di un mio contatto:
La maggior parte della popolazione mondiale mangia per vivere. Purtroppo, una gran parte di questa mangia per sopravvivere. A queste non puoi offrire il km 0. Una minoranza, invece, vive per mangiare, ed è a questa che si rivolge l’offerta enogastronomica italiana. Capito perché l’Italia conta poco, ormai?