Pubblicato in: La Scuola vista da me, Notizie e politica, Società e Costume

Cosa chiedevamo e cosa proponevamo


Scuola PubblicaNei giorni frenetici in cui si doveva presentare il ddl per essere approvato al Senato mi era stato chiesto di farne una lettura e di proporre eventuali modifiche. Da quella lettura erano scaturite queste modifiche che, ahimé, sono rimaste lettera morta. Ore sprecate che avrei potuto utilizzare diversamente visto che ,nella sua democraticità, questo governo ha pensato di chiedere la fiducia senza ascoltare i cittadini.
Ecco le proposte che avevo individuato e le modifiche che si dovevano apportare secondo me:

Emendamenti al ddl n°2994

Articolo 2 comma 3

No all’ incremento ore per l’ alternanza scuola-lavoro.

In cambio ricerca e sperimentazione negli istituti attrezzati con laboratori ampliati con finanziamenti delle imprese che trarranno benefici dalla ricerca e dalla sperimentazione.

Art. 2 comma 11

Chiamata diretta del dirigente scolastico. Da eliminare perché incostituzionale.

Art.2 comma 13

No all’istituzione degli albi territoriali. Comma da eliminare.

Art. 4 comma 1

Alternanza scuola-lavoro. Da eliminare

Art.4 comma 3

Ai fini dei CFU ed a libera scelta dell’alunno la scuola può promuovere azioni di “tirocinio “lavorativo e /o formativo presso aziende esterne, sia in Italia che all’estero durante i periodi di chiusura o di sospensione delle attività didattiche.

Art.4 comma 7

Si ritiene che lo stanziamento di 100 milioni di euro per le finalità dell’articolo 4 possano essere impiegati per potenziare progetti e laboratori nelle istituzioni scolastiche e non per monitorare l’alternanza scuola-lavoro.

Art.4 comma 8

Il Dirigente Scolastico ed il Consiglio di Istituto individuano gli enti pubblici e privati per la stipula di convenzioni al fine di favorire l’orientamento scolastico e universitario. (vedi comma 3)

Art.6 comma 3

No agli albi territoriali e nomina, specialmente nella scuola Primaria e dell’Infanzia, dei supplenti anche per un solo giorno.

Art.7 Comma 1

Il Dirigente Scolastico, anche in una scuola dell’autonomia quale vuole il ddl, non può assumere alcun ruolo centralistico nella gestione della scuola pubblica che proprio perché pubblica non prevede ruoli verticistici bensì collegiali.

Art.7 comma 2

Da eliminare. La chiamata dei docenti non può essere affidata al giudizio personale del dirigente scolastico, pena non solo la libertà di insegnamento ma favorisce anche il clientelismo e lo legalizza.

Art. 7 Comma 3

  1. No agli incarichi triennali si a un “pronunciamento” di conferma nell’incarico presso l’istituzione scolastica che presiede.
  2. d) No all’utilizzo del personale docente di ruolo in classi diverse da quelle per la quale si sono abilitati.

Art 7 comma 4

Eliminare gli albi regionali e territoriali.

Art.7 comma 7

La norma non prevede alcun incremento per quanto riguarda lo stipendio dei docenti. Bloccato dal 2009 . Si all’equiparazione dello stipendio dei docenti allo standard europeo.

Art.7 comma 8

Il collegio dei docenti valuta in primis l’azione del dirigente per quanto riguarda la gestione e le relazioni con e delle risorse umane.

Art. 8

In merito alle assunzioni ed alla regolarizzazione dei precari si chiede che questo articolo venga estrapolato dal ddl e che il Governo risponda direttamente a Bruxelles del mancato inadempimento..

Art.10 comma 1

La Carta elettronica deve essere utilizzata anche per teatri, musei, mostre ed eventi culturali, luoghi in cui, proprio per l’alto valore culturale che esprimono, devono essere “gratuiti” per i docenti; così come i treni e gli alberghi, in cui si pernotta per gli aggiornamenti, dovrebbero offrire degli sconti extra in quanto un solo aggiornamento a volte può costare anche 500 euro.

Art.11 comma 1

Lo stanziamento di 200 milioni sarebbe più giusto ed equo investirlo in risorse laboratoriali ed in attività extracurriculari.

Art.11 comma 2 e 3

Vanno eliminati non sussistendo più il comma 1

Art.15 comma 1

Fermo restando la facoltà dei cittadini di destinare il 5 per mille alle scuola queste NON vanno indicate nello specifico.
I soldi convoglieranno in un unico fondo come “Fondo Scuole Pubbliche”

Art.16 comma 1

A nostro parere è sperequativo e favorisce il sorgere di scuole di serie A e di serie B. Il genitore che vuol erogare soldi alle scuole statali, visto che dette erogazioni saranno deducibili dal suo reddito, e quindi ricadono su tutta la collettività, potranno essere ripartite in due quote. Un terzo di questa alla scuola del figlio il rimanente andrà nel “Fondo Scuola Pubblica” e ridistribuito a tutte le scuole in base al numero degli iscritti.

Art.17

Non può essere riconosciuta nessuna detraibilità a coloro che iscrivono i figli in istituti privati e paritarie in quanto anticostituzionale. Ricordiamo che l’art. 33 recita: Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato, [a meno che lo Stato non sovvenzioni anche le scuole paritarie per permettere a TUTTI di potervi accedere senza ulteriori spese].

Art.21

Lettera b) eliminare la voce: “in relazione alle sue funzioni di scelta e valorizzazione del merito del personale docente”.

Lettera c) c’è un palese non sense tra la chiamata diretta del dirigente e la graduatoria di durata triennale in cui confluirebbero i vincitori di concorso.

Lettera d) Per il motivo di cui sopra va eliminata la dicitura: Le innovazioni introdotte per attuare l’autonomia scolastica prevedono il rafforzamento delle funzioni del dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda la egstione del personale….. I dirigenti non possono essere valutati da coloro che essi stessi hanno scelto.

Art.21 lettera F, non si ravvisa la necessità di “creare ex-novo” altri dirigenti ed uffici (organi rappresentativi) a livello nazionale, regionale e territoriale di supporto alle istituzioni scolastiche che hanno già ben due organi : Il Consiglio di Istituto e il Collegio Docenti.

Art.22 comma 5

Va sostituito con: La norma prevede la riapertura e la riformulazione dei contratti fermi dal 2009

Ora se vi sembra che in queste richieste ci sia il tentativo di difendere la “casta” credo che avete bisogno di consultare uno specialista della… comunicazione.(?)

Pubblicato in: La Scuola vista da me, Notizie e politica, Riflessioni personali, Società e Costume

Corsi e ricorsi… storici


scuolamortaGli italiani oggi hanno ucciso, con un colpo di mano, quello che in 50 anni i maggiori pedagogisti erano riusciti a fare: UNA SCUOLA PUBBLICA DI TUTTI E PER TUTTI (e lo dico urlando).
L’ignoranza è meglio delll’istruzione. Restateci se è questo che volete per i vostri figli, per i vostri nipoti. Tacete, ma sappiate che il silenzio è assenso… e applaudite, ma sappiate che applaudite alla madre di tutte le bestie: L’Ignoranza!
Onore a VOi…
Io continuerò a fare il mio dovere, IO lo so fare il mio dovere, io… Voi, voi iniziate a dire: Speriamo che me la cavo…
Sono così indignata… frustrata… amareggiata. Si agitano in me tante emozioni contrastanti…


Indignata, per il modo incivile con cui è stata fatta passare questa riforma.

Frustrata, per tutti gli sforzi compiuti in questi mesi e per le aspettative che nutrivo.

Amareggiata, per l’indifferenza dei cittadini italiani che non si rendono conto fin dove si troveranno da qui a qualche anno.
Spero, solo un piccolo lumicino, in questa generazione che è ancora con me, che siano loro a riscattare un popolo di mangioni, arraffoni, papponi…

Oggi un parlamento di assenteisti con la loro deprecabile assenza ha ucciso la Scuola Pubblica. Io sono in lutto e NON è e non vuole essere retorica, sappiatelo!
La cosa allucinante è che è passata una riforma che è sempre stata chiesta dalla destra… con un governo di sinistra, questo è…folle!
Mi inchino al servilismo e all’indifferenza del popolo italiano.

Pubblicato in: Computer e Internet, Intrattenimento, Notizie e politica, Organizzazioni, Società e Costume

CORRETTI NON CORROTTI


Corretti non corrottiRiparte il futuro, promossa da Libera e Gruppo Abele, è la più grande campagna digitale contro la corruzione di sempre in italia. Una battaglia apartitica e trasversale che ha un grande obiettivo, quello di combattere attraverso innovazione e comunicazione digitale, uno dei più gravi problemi che affligge il nostro paese e che impatta drammaticamente sulla vita quotidiana di tutti gli italiani. Dillo ad alta voce, Corretto e non Corrotto! Sono corretto, non corrotto e non sono più disposto a tollerare una società in cui la corruzione sia la norma e non un’eccezione da combattere. Sono corretto, non corrotto e non mi arrendo ad essere additato nel mondo come parte di un popolo di corrotti e corruttori senza speranza di cambiamento. Sono corretto, non corrotto e non tollero più una classe politica che si allontana dai valori della Costituzione. Sono corretto, non corrotto e in italia ci sono milioni di persone corrette, non corrotte. E noi, facciamo parte di questa grande comunità che finalmente sta provando a cambiare le cose. Solo entrando in azione, riparte il futuro!

Pubblicato in: La Scuola vista da me, Organizzazioni, Società e Costume

Ponte Scuola e Impresa


zanussiMarco Zanussi, della Scm Zanussi di Cordenons, sta conducendo nella sua zona un’azione a 360°, dove scuola e impresa lavorano in sinergia, in quel modello di scuola che ho in mente io e lo fanno già dal 2008
Non dico altro, lascio a lui la parola, stamane:
Angela Santoro, in breve non ci riesco, ci provo…la mia esperienza parte da una constatazione relativa alle scuole tecniche, perlomeno quella del mio territorio: versava in una condizione di abbandono, o meglio…di abdicazione rispetto alla necessità di essere “connessa” al tessuto produttivo della zona. Una necessità che, va chiarito, esiste costantemente, ma non può essere messa a mio avviso solo sulle spalle della scuola. Essa infatti deve conservare il fine di “dispensatrice di cultura e competenze”, mentre dovrebbe essere compito dei portatori di interesse farsi avanti e rendersi disponibili a collaborare. Il senso è che il mondo dell’impresa tendenzialmente si lamenta che un meccanico o un elettronico o un chimico, quando escono diplomati non sanno nulla…però non fanno niente per evitare tutto ciò: se ne stanno alla finestra, pretendendo di avere forza lavoro formata senza costi aggiuntivi. Dunque, quello che è stato fatto e che cerchiamo di fare tutt’ora è coinvolgere le aziende, i professionisti le istituzioni ad entrare a scuola, non per dettare legge, ma per aprire un canale di comunicazione in cui, insieme ai docenti, si decide cosa serve, quali sono le competenze attese, quali sono le opportunità offerte dal territorio. In questo processo coinvolgiamo anche gli studenti (e anche le loro famiglie), aiutandoli a comprendere come funziona un’azienda, quali sono i requisiti necessari. Si è creato un gruppo di oltre 60 aziende che a vario titolo hanno contribuito, anche materialmente al rinnovo dell’Istituto, con raccolta di fondi serviti per aggiornare i laboratori, comprare attrezzature nuove, organizzare corsi di formazione per i docenti, predisporre borse di studio per gli studenti eccellenti. E’ stato attivato anche un nuovo indirizzo di studio (plasturgia) che mancava ed era necessario. Le aziende accolgono i ragazzi in stage per periodi anche oltre il consueto (durante l’estate), inoltre inviano personale qualificato a tenere lezioni e/o conferenze in classe. Ci sono state alcune difficoltà…alcune dettate dall’iniziale diffidenza di alcuni docenti, forse eccessivamente centrati sull’idea dell’indipendenza della scuola, altre di tipo burocratico. La prima difficoltà è stata superata entrando in punta di piedi con il messaggio “signori, questo è quello che ci serve, perlomeno nei tre anni specialistici cercate di tenerne conto. Noi vi supporteremo nei modi che riterrete opportuni”. Le difficoltà burocratiche invece riguardavano l’autonomia della scuola per esempio per l’acquisto di un’attrezzatura: gara d’appalto, offerte, autorizzazioni ecc. ecc. Tempi lunghissimi, incompatibili con le esigenze immediate. Questo problema è stato superato con la costituzione di un’Associazione e la sua successiva iscrizione all’elenco degli enti che possono accedere al finaziamento del 5×1000. Ora è l’associazione che organizza le iniziative e le finanzia, cosicchè se si presenta un’occasione da prendere al volo, i tempi di reazione sono istantanei. Anche l’approntamento di progetti finanziabili con fondi europei è molto più veloce (quest’anno abbiamo organizzato un corso teorico e pratico di progettazione e costruzione di droni, con esame finale per ottnere il patentino ENAC di conduttore di droni, per esempio). Piccola nota: il motore di tutte queste iniziative fatte tramite l’associazione, sono i docenti: loro pensano i corsi, loro propongono, loro organizzano; io faccio solo lavoro di selezione, perchè se dovessimo fare tutto quello che propongono, aihmé non ce la faremmo mai. Questo la dice lunga sull’importanza del coivolgimento. Tante altre cose si fanno e tante sono in cantiere...Il segreto è uno solo: la motivazione a lavorare in gruppo. Questa va coltivata sia dal lato imprese, sia dal lato docenti, sia dal lato studenti. Questi ultimi hanno bisogno di una visione, devono vedere dove andranno a finire, devono capire che studiano per qualcosa di concreto. Ricorderò sempre la conferenza che abbiamo organizzato con Silvio Bartolotti, patron della Micoperi (recupero Costa Concordia), uomo dalle qualità umane straordinarie, con una storia personale da romanzo: 600 studenti in sala e non volava una mosca, entusisamo alle stelle…di questo hanno bisogno i ragazzi, di motivazioni e di esempi. Il resto vien da sé….