Raccolgo su Linkedin questa testimonianza:
“Alghero: meraviglia, ma analfabetismo turistico… Siamo alle solite…luoghi fantastici, ricchi di fascino, storia e bellezza, ma turisti presi a calci (metaforicamente , almeno per ora). È mai possibile che in una settimana mi sia imbattuto in tanta scostumatezza e impreparazione? Sarò sfigato, ok, ma il problema è palese: non sappiamo fare turismo! Impreparati, improvvisati, sciatti. Pronti ad essere mangiati dai nostri concorrenti. Non miglioriamo, anzi: peggioriamo! Diamoci una svegliata, perché la Sardegna è un gioiello, l’Italia è unica, ma gli altri corrono, si organizzano. Sorridono! ”
Mi rammarica leggere come da nord a sud il malcostume è uguale. Invece di accogliere i turisti li facciamo scappare. Il guaio è che oggi chi investe nei settori “nevralgici” del turismo lo fa, secondo me, con scarsa preparazione. Non solo NON c’è la cultura de ” il cliente ha sempre ragione (visto che paga)” ma anche le più elementari regole della buona educazione lasciano il tempo che trovano. E dire che con i nostri mari, le nostre coste, le nostre montagne, le nostre opere d’arte, come dice Daverio: L’ Italia è un Museo a cielo aperto, potremmo davvero fare cassa…
Invece rimaniamo ingabbiati dentro la nostra maleducazione, senza rispetto per niente e nessuno se non per il proprio misero orticello.
Solo una cosa ci riesce bene: Lamentarci. A noi piace l’idea di avere “La botte piena e la moglie ubriaca”.
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