Non nego che la conoscenza di J.J. Rosseau e la lettura dell’Emilio hanno fortemente condizionato il mio pensiero. Anch’io, come Lui, sono convinta che l’uomo nasce buono e … libero. Libero di compiere qualunque azione che non necessariamente è “male”. E’ la società a determinare se quello che lui fa è bene o male, secondo un suo parametro, secondo le “sue” regole. Ed è sempre la società che spinge l’individuo verso qualunque azione, sia questa di bene o di “male”. Per questo mi scaglio contro tutti i sostenitori del “merito”. Il merito è causa di competizione, è vero, ma è anche la radice del “male” perché stimola negli individui la volontà ad agire per danneggiare il rivale per poter vincere loro. La letteratura, i giornali, sono pieni di queste nefandezze… Homo homini lupus.
Per questo non comprendo, e non comprenderò mai, o meglio non accetterò mai, che nella scuola entri la “meritocrazia”. Questa parola è in antitesi a tutte le scoperte pedagogiche e scientifiche. Questa parola ha sempre avuto una connotazione negativa fin dalla sua nascita. Una mentalità destrorsa la sta facendo diventare il cult della nuova società capitalista. Quella in cui il pesce grosso mangia il pesce piccolo. Lotterò, litigherò e continuerò a farlo per evitare che si continui su questo cammino! [#AngeliKamente pedagoga]
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