Copio e incollo da Stefano Gatto, questa splendida riflessione. Forse le parole dette da una personalità come la sua hanno più valore di quelle di una semplice maestra della Primaria. Grazie Stefano, il Tuo pensiero è anche il mio e spero che serva a tanti cervelli “chiusi”, a tante anime in esilio, a trovare un po’ di elasticità mentale:
“Non c’è dubbio che le amministrazioni statali italiane siano inefficienti e sovradimensionate e che molto resti da fare nella revisione di quantità e qualità della spesa pubblica. Ma spaventa la quantità di persone “normali” che assimilano “alla Romney” dipendenti pubblici a ladri (tutti, si’ anche la tua maestra delle elementari) e parassiti. Molti poi ci aggiungono il nome di un partito politico, dimostrando ulteriore indipendenza di giudizio. Ora, io non dubito che senza tanti milioni di parassiti gli altrettanti milioni di Bill Gates e Steve Jobs frustrati dal nostro sistema avrebbero già trasformato il mondo in un lago tecnologico italiano, ma sin da bambino mi è stato insegnato a andare al di là delle apparenze e non far di tutta l’erba un fascio. Pare che alcuni non ci siano ancora arrivati, ma a insultare fanno in fretta.”
L’unico modo per “abbattere” il sistema è quello di promuovere l’ educazione civica. Promuovere l’educazione civica significa avere il coraggio di richiamare “al senso del dovere” chi lo sta infrangendo e imporgli di rispettarlo, altrimenti lo si isola. Ci sono molti modi per far ragionare i nullafacenti, i sanguisughe, i parassiti. Uno di questi è la minaccia di “denuncia” se non compie il proprio dovere.Riuscire a fare questo fa di un cittadino “normale” un eroe… ed è questo ciò che dice con semplicità Stefano Gatto. Trascinare con l’esempio è l’unico modo per sconfiggere la mala gestione del sistema.