Pubblicato in: Di tutto un po', Riflessioni personali

Simpatizzante di sinistra? Forse sì, forse no…


Forse io sono simpatizzante di sinistra ma  confesso che prima di tutto credo nel messaggio di Gesù Cristo, non quello papalino e dei preti nelle chiese…ma quello dei primi cristiani (nemmeno dei primi padri…). Costituzionalmente e “politicamente” mi qualifico, se proprio devo qualificarmi, come “francescana” .

crosswithsunriseAi tempi della mia giovinezza si diceva che Cristo era socialista.. Ecco, io sono “socialista”.

Ho a cuore il bene comune, odio la violenza e la guerra, credo nell’equa distribuzione della ricchezza e dico che ogni lavoratore ha diritto ad essere retribuito in base al suo lavoro. (Lo dice anche San Paolo in una sua lettera) Sono contro i nepotismi, i clientelismi, credo nell’Etica del lavoro e nei diritti civili.

Credo nella libertà degli individui (sia questa religiosa, politica, laica) e credo che la mia libertà finisca lì dove inizia quella dell’altro.
Rispetto tutti e tratto tutti alla stessa maniera. Non sono ossequiosa con i capi, a meno che non riconosca che hanno ragione, e non sono altezzosa con chi è in condizioni economiche-culturali inferiore a me.

Combatto e condanno la corruzione, la sopraffazione del più forte sul più debole,la prevaricazione, l’arroganza e la supponenza.

Credo nei valori “fascisti” di Patria, Onore e Libertà… o meglio ancora in quello francese: Liberté, egualité, fraternité… Sono per una Giustizia sociale e per una Legge Uguale per Tutti…

Se sono valori di sinistra, allora sono di sinistra e ne sono fiera!

Pubblicato in: Riflessioni personali, Società e Costume

Oriana Fallaci e l’ Islam


ORIANA FALLACI NEW YORK 1990 FOR COURTESY OF CORRIERE DELLA SERA MAGAZINE © OLIVIERO TOSCANI / GRAZIANERI (Agenzia: grazianeri) (NomeArchivio: 60206ujz.JPG)
ORIANA FALLACI NEW YORK 1990 FOR COURTESY OF CORRIERE DELLA SERA MAGAZINE © OLIVIERO TOSCANI / GRAZIANERI (Agenzia: grazianeri)

Oggi mi inimicherò molte persone… pazienza! ma non mi chiamerei Angela Santoro, e non avrei scritto come sotto titolo nella  pagina di fb “parole scomode”, se non fossi conscia che spesso e volentieri il mio pensiero diverge dalla metà dei miei contatti. Ma devo dirlo, per onestà intellettuale, devo dirlo.

Ho conosciuto Oriana Fallaci col suo primo libro: Lettera a un bambino mai nato… sapevo della sua aderenza ai movimenti del ’68 e mi stava simpatica per la sua amicizia con Pasolini.
Innegabile che come scrittrice e come giornalista ha sempre fatto sensazione. I suoi scritti andavano a ruba nelle edicole e nelle librerie, ma… ma nel tempo ho assistito alla sua evoluzione che ha rivelato il suo spirito radical-chic, e non me ne sono più curata in quanto altre idee, altri interessi catturavano la mia mente. E’ tornata alla grande su Fb ed ho imparato a memoria il suo pensiero anti-islamico ripetuto un po’ da tutti. Oggi, dopo i fatti di Parigi, il suo pensiero torna di prepotenza alla ribalta citato da molti ma dimenticano che quando scrisse quelle parole lei viveva in America da molti anni e non in Italia e che ha vissuto la tragedia dell’11 settembre più da “americana” che da europea. Quello che molti oggi dicono sia il suo messaggio profetico a me fa sorgere il dubbio che sia dettato dallo stesso odio degli americani… lo stesso odio e lo stesso risentimento che oggi i jihadisti hanno per l’occidente.
Oriana Fallaci era ossessionata dalla morte, lo dice lei stessa: «Un uomo [1979] è stato scritto in seguito alla morte del mio compagno Alekos Panagulis e al dolore di una simile perdita. Comunque, si dovrebbe notare che il motivo portante dei miei libri è il tema della morte. Questi tre libri parlano sempre di morte o si riferiscono alla morte, al mio odio per la morte, alla mia battaglia contro la morte… La libertà è solo uno tra i tanti altri argomenti. Ciò che davvero mi spinge a scrivere è la mia ossessione per la morte.»
Vogliamo essere vittime anche noi delle sue ossessioni?
Se amore genera amore cosa genera l’odio?[#AngeliKamente rifletto]
(Fermo restando che riconosco la grande levatura culturale ed intellettuale di Oriana Fallaci, penso che se non ci fossero casi come quello di Malala sarei portata a darLe ragione… ma Malala è l’esempio vivente che questi assassini si possono combattere e io sono con lei… e chissà quante Malala ci sono e noi non lo sappiamo. E’ a loro che dobbiamo parlare, con loro ci dobbiamo confrontare… non con le belve che invece vanno ricondotte alla ragione con le buone o con le cattive…)
P.S. Riporto lo stralcio di una “lettera di Tiziano Terzani, ” “Il Sultano e San Francesco”:”trovata qui: Ecco perché Oriana non ha ragione.
“E tu, Oriana, mettendoti al primo posto di questa crociata contro tutti quelli che non sono come te o che ti sono antipatici, credi davvero di offrirci salvezza? La salvezza non è nella tua rabbia accalorata, né nella calcolata campagna militare chiamata, tanto per rendercela più accettabile, «Libertà duratura». O tu pensi davvero che la violenza sia il miglior modo per sconfiggere la violenza? Da che mondo è mondo non c’ è stata ancora la guerra che ha messo fine a tutte le guerre. Non lo sarà nemmen questa. Quel che ci sta succedendo è nuovo. Il mondo ci sta cambiando attorno. Cambiamo allora il nostro modo di pensare, il nostro modo di stare al mondo. È una grande occasione. Non perdiamola: rimettiamo in discussione tutto, immaginiamoci un futuro diverso da quello che ci illudevamo d’ aver davanti prima dell’ 11 settembre e soprattutto non arrendiamoci alla inevitabilità di nulla, tanto meno all’ inevitabilità della guerra come strumento di giustizia o semplicemente di vendetta.Le guerre sono tutte terribili. Il moderno affinarsi delle tecniche di distruzione e di morte le rendono sempre più tali. Pensiamoci bene: se noi siamo disposti a combattere la guerra attuale con ogni arma a nostra disposizione, compresa quella atomica, come propone il Segretario alla Difesa americano, allora dobbiamo aspettarci che anche i nostri nemici, chiunque essi siano, saranno ancor più determinati di prima a fare lo stesso, ad agire senza regole, senza il rispetto di nessun principio. Se alla violenza del loro attacco alle Torri Gemelle noi risponderemo con una ancor più terribile violenza – ora in Afghanistan, poi in Iraq, poi chi sa dove -, alla nostra ne seguirà necessariamente una loro ancora più orribile e poi un’ altra nostra e così via. Perché non fermarsi prima?”
Orina Fallaci è stata la migliore sponsor della politica americana. Lei, mediaticamente, ha cercato di convincere gli occientali che la guerra all’Islam era giusta e necessaria…