Non amo le banalità, i luoghi comuni, le frasi fatte e stasera mi va di mettere i puntini sulle “i”.
Io non sono di destra eppure amo la MIA Patria. Onoro il Tricolore e l’Inno Nazionale e non ho mai fatto il tifo per l’ URSS, la Cina di Mao o la Cuba di Fidel Castro. Rispetto le regole e pago le tasse e MAi mi è balenata l’idea di evaderle in quanto penso che se voglio usufruire dei servizi è giusto che paghi. Le strutture private saranno sempre per un elite (vedi in America che se non hai l’assicurazione sulla malattia non entri nemmeno in ospedale) e quelle pubbliche per i poveri disgraziati, i poveri pensionati per coloro che non possono permettersi di pagare ogni mese 200,00 euro una visita specialistica privata, per intenderci. Quindi ben vengano le tasse.
Sono una dipendente statale e compio con coscienza il mio dovere per cui percepisco quella che molti considerano una “elargizione” per grazia ricevuta mentre io la ritengo solo una misera questua a fronte di sacrifici fatti (sia in termini di studi che monetari)…
Non mi ritengo superiore a nessuno ma non per questo posso accettare che qualcuno mi metta i piedi in faccia. Come dicono da queste parti:’cca nisciuno è fesso!
Dicevo che non vivo di luoghi comuni e pur riconoscendo che l’ambiente che mi circonda è fatto anche, ma non solo, di gente disonesta penso che tutto il mondo è Paese e ognuno si arrangia come può in fatto di furberie e cialtronerie. Sono cresciuta nell’ottica cristiana del… “prima di cercare la pagliuzza nell’occhio di tuo fratello cerca di toglierti la trave che hai nel tuo occhio”. Preferisco quindi non giudicare né condannare in quanto penso, sono convinta, che il miglior giudice di un individuo sia la sua coscienza. Quindi per piacere smettiamola di dire “al sud, al sud, al sud”. Non abbiamo bisogno di sentircelo rinfacciare ogni giorno visto che noi al sud ci viviamo e ci confrontiamo/scontriamo ogni giorno. Abbiamo le nostre mele marce ma abbiamo anche eroi (passandoda Falcone e Borsellino a Peppino Impastato, da Don Peppino Puglisi a Don Giuseppe Diana) ed esempi di menti illuminate e dotte (da Sciascia a Sciacca… da Pirandello a Quasimodo, premio Nobel). Ricordatevene ogni tanto. Non siamo tutti sporchi e cenciosi. Non più di quanto non lo possa essere un abitante dei quartieri della periferia milanese (giusto per fare un esempio). Abbiamo anche noi le nostre piccole oasi, basta cercarle.
Non siamo tutti ladri e non ci sono gente onesta fino a che non si trovano nelle condizioni di diventari ladri e disonesti. Bossi e figlio docet ma non solo lui.
I ladri e gli incompetenti non sono solo prerogativa della sinistra ma anche della destra e del centro destra (Anche Tremonti oggi, come Scajola ieri, nulla sapeva del lascito di beneficenza)…
Tutto ciò per dire semplicemente una cosa: Basta!
Smettiamola di giocare a chi butta più fango addosso all’altro. Nessuno è santo e nessuno è demone. Se continuaiamo a farci la doccia con l’acqua sporca per il nostro Paese non ci sarà alcun futuro. Non vedremo mai l’alba… imparate dalla scuola il “Cooperative learning”… Solo così si potrà costruire il paese. Non possiamo aspettare che la gente cambi.
Non si cambia coi proclami ma i programmi.
L’unica cosa che conta è che i “programmi” tengano conto non solo delle eccellenze ma si facciano carico anche delle insufficienze, altrimenti si continuerà a brancolare nel buio. Si cercherà di raggiungere la foce senza tenere in debito conto gli affluenti… [#AngeliKaMente esausta dopo questo papiello]
Un mio vecchio post del 30 ottobre 2014 su FB