Pubblicato in: Dalla parte dei bambini, Di tutto un po', Riflessioni personali, Società e Costume

Io sto coi bambini


piantoQuanta insulsaggine, quanta vuota retorica tra i partecipanti al “family day”.

Quelli che hanno parlato questo hanno manifestato, parole vuote e privi di senso e di logica. Ascoltandoli ho fatto un viaggio a ritroso nel tempo dell’umanità, alle tribù – (per non parlare di Sparta, dove i bambini venivano sottratti già piccoli alla tutela dei genitori e cresciuti ed addestrati dallo Stato) – quando un bambino non era figlio della mamma o del papà ma di tutto il villaggio.

Ancora una volta dimostriamo quanto poco sappiamo della storia umana…

Parlano di “diritti naturali” (addirittura!) e non so se ridere o piangere. Ogni bambino che viene al mondo ha “UN Solo Diritto” quello di essere “Amato e Protetto“.

Al solito parla sempre chi ha la pancia piena e non conosce la fame e la miseria… e la fame più brutta è quella che va sotto la diagnosi della neuropsichiatria infantile: “Deprivazione affettiva“.
Andate a quel paese, ve lo dico di cuore…