Stamattina mi sono svegliata con un eco, un nome che il cervello faceva rimbalzare nelle mie orecchie: Ludovico Antonio Muratori. Quanti lo conoscono? Quanti lo ricordano? Eppure fu un intellettuale illuminato, fu quello che contribuì alla nascita degli “storici” e della moderna storiografia. Laureato, ben due sono le lauree che consegui, una in filosofia e l’altra in diritto, non mancò di approfondire gli studi umanistici, la conoscenza dei greci e dei latini. La sua grande cultura, i suoi studi filologici, lo portarono a rivedere la storia medioevale alla luce di una “seria indagine storica e lo studio delle fonti”. Frutto dei suoi studi furono le sue idee “innovative e rivoluzionarie” , pur essendo un prete condannò l’eccesso di culto ecclesiastico – De Superstitione Vitanda (1732-1740) – , inoltre, intravedendo l’esigenza dei tempi di muovere ad un più concreto bene pubblico, ribadisce il valore dell’educazione, della scienza, delle riforme, della religione stessa, della giurisprudenza benché da riformare. Ecco venire alla luce dunque “La filosofia morale spiegata ai giovani (1735)”.
Quello che gli italiani hanno perso è proprio il valore della cultura, lo studio umanistico che rese grande il nostro Paese. Correndo dietro agli americanismi hanno scordato la nostra tradizione, le nostre radici…
Per un superficiale approfondimento sulla figura di questo illustre studioso vi rimando a Wikipedia