In questi giorni, come ogni anno, il tema “bollente” nel comparto scuola sono le assegnazioni dei docenti alle singole scuole. Migliaia di persone trattati come pacchi e spediti di qua e di là come se fossero bagagli ingombranti. Lasciando da parte la ricaduta negativa sull’apprendimento degli alunni che cambiano gli insegnanti più in fretta di quanto non si cambino la biancheria intima, a prescindere da questo, mi chiedo per quale motivo il MIUR e i vari USR non stilino in anticipo l’ elenco delle sedi disponibili e non lascino liberi i docenti di scegliere la loro destinazione in coerenza con la chiamata diretta di questa tanto decantata legge 107/15. La Buona Scuola, come scriveva anche Max Bruschi, si fa coi docenti e non certo coi dirigenti. Nella classe, con gli alunni, ci entriamo noi ed allora perché non ci fate entrare contenti invece che frustrati, stanchi, sfiduciati e demotivati? Un morale alto contribuisce a creare un clima sereno e partecipativo all’interno della classe e contribuisce anche al benessere degli alunni. Già, gli alunni… chi pensa a loro? Persi nella logica economica del sistema, sono diventati entità astratte.