Decidere verso dove far pendere la bilancia il 4 dicembre, quando andremo a votare , non è poi così difficile. Il problema sarà cosa accadrà dopo. In casa di vittoria del si o del no.
Mi sembra che la partita si sarebbe potuta giocare tutta a tavolino visto che 3/4 dei partiti sono per un NO deciso.
Secondo me una cosa positiva uscirà da questo referendum: il numero dei votanti.
Non so perché, ma penso che saranno pochi quelli che resteranno a casa a guardare gli altri giocare.
La vedo dura per Renzi, a cui non chiedo di andare a casa ma lui sa benissimo, e chi con lui, che se vincerà il NO dovrà rivedere tutte le “sue” scelte politiche e legislative che ha “imposto” agli italiani, se vuole continuare a fare parte del governo.
Nessuno si aspettava miracoli dal suo governo, ma nessuno pensava che le sue scelte sarebbero state dettate tutte nell’ottica anti-democratica fino all’arroganza di modificare la Costituzione paralizzando così la vita parlamentare e sociale…
Non era questa la priorità che chiedeva, e chiede il Paese.
Il continuo sperpero del denaro pubblico con un debito in continua crescita non era quello che volevano gli italiani.
Sarei curiosa di conoscere i costi di questo referendum.
Sarei curiosa di conoscere la contabilità amministrativa di questi Ministri, ad iniziare dagli sprechi della Lorenzin per realizzare la famosa campagna mediatica pro-figli (L’unica cosa nuova di questo governo sarà senz’altro l’età dei giovani/e ministri ma questa “gioventù” ha dimostrato la faccia della peggiore mediocrità)… poi loro potranno chiedere di rendicontare noi le nostre spese.