Pubblicato in: Riflessioni personali, Società e Costume

Il nuovo che avanza…


1197a65b261836989268d78a7f495782Buongiorno e buon anno… e come ogni anno, il nuovo che avanza riaccende nei nostri cuori: speranze, desideri, sogni, aspettative. Si fanno calcoli e previsioni… poi, passata l’euforia, anche il nuovo va in disuso, la quotidianità rimette nel cassetto i nostri voli pindarici e ricadiamo nell’ovvio, nel deja-vu, nel sentito dire. La noia e la rabbia ci assalgono, i buoni propositi, oggetti dimenticati, giacciono da qualche parte in attesa di essere ripresi insieme all’argenteria “buona” fra 365 giorni.
Ieri, al supermercato, mentre facevo la spesa, ho avuto una piccola fitta al cuore. Mentre mi aggiravo tra i vari scaffali mi è passata vicina una famiglia: padre, madre e figlia. La moglia, o la figlia, devono aver detto qualcosa al padre il quale, nel passarmi vicino ha risposto:”Jammucenn, chi ca’ è tutt tropp caro” (non sono sicura che si scriva così, comunque voleva dire: Andiamocene, che qua è tutto troppo caro). Non eravamo in qualche “boutique” del cibo, dove si vendono cibi dop o altre rarità, eravamo in un “supermercato”. Ecco, io sogno un mondo in cui nessuno debba continuare a rinunciare a qualcosa perché “è troppo caro”. Sogno un mondo dove ognuno abbia la possibilità di mettere le mani in tasca e soddisfare i suoi, non sogni, ma bisogni.

Ed è questo ciò che continuo, e continuerò, a chiedere al “nuovo che avanza”…
 Buon anno a tutti e, come già ho detto a natale, accostiamoci alla tavola con devozione e rispetto per il cibo che abbiamo nel piatto. In fondo, siamo davvero fortunati, godiamoci l’attimo e non assilliamoci sul domani.