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25 Aprile: Liberazione e Piano Marshall


imag02Mai ricorrenza giunge al momento giusto. Ricordiamo gli avvenimenti che hanno portato alla democrazia nel nostro Paese: la liberazione dal nazi-fascismo dovrebbe essere non solo ricordata ma proposta ogni anno nelle scuola, così come si propone la giornata della memoria per gli ebrei e quella delle vittime delle foibe. Il 25 aprile, la fine di una guerra che ha visto tutta l’Europa ricoperta dai corpi dei soldati di tutti gli stati, non è un giorno qualunque per l’umanità anche se non va sottaciuto che, secondo ciò che racconta la storia, ha segnato il nostro indebitamento, italiano ed europeo, con gli USA (fonte: http://cronologia.leonardo.it/marshal/marsh00.htm), il cosiddetto “Piano Marshall” con tutte le conseguenze sulla politica italiana: iniziando dall’ingerenza pressante e massiccia della Chiesa Cattolica nei fatti dello Stato.

L’ antipatia americana verso la Russia, la sotterranea lotta tutta economica contro le due superpotenze, con l’Europa che fungeva da cuscinetto mentre l’America cercava solo un’alleanza per ribadire e confermare la sua superiorità hanno generato un’avversione che da Hitler si è trasferito a Stalin, e mi viene in mente Umbero Eco nel suo saggio intitolato: Costruire il nemico.

Perché c’è sempre un “diverso” da noi e lui è il nostro nemico. Ma diverso da cosa?

Diverso rispetto a cosa?

[cit.dal libro di Umberto Eco, Costruire il nemico]: – “AVERE un nemico è importante non solo per definire la nostra identità ma anche per procurarci un ostacolo rispetto al quale misurare il nostro sistema di valori e mostrare, nell’ affrontarlo, il valore nostro. Pertanto quando il nemico non ci sia, occorre costruirlo (…). Sin dall’ inizio vengono costruiti come nemici non tanto i diversi che ci minacciano direttamente (come sarebbe il caso dei barbari), bensì coloro che qualcuno ha interesse a rappresentare come minacciosi anche se non ci minacciano direttamente, così che non tanto la loro minacciosità ne faccia risaltare la diversità, ma la loro diversità diventi segno di minacciosità. Si veda quanto Tacito dice degli ebrei: profano è per loro tutto quello che è sacro per noi e quanto è per noi impuro per loro è lecito» (e viene in mente il ripudio anglosassone per i mangiatori di rane francesi o quello tedesco per gli italiani che abusano d’ aglio). Gli ebrei sono “strani” perché si astengono dalla carne di maiale, non mettono lievito nel pane, oziano il settimo giorno, si sposano solo tra loro, si circoncidono (si badi) non perché sia una norma igienica o religiosa, ma «per marcare la loro diversità», seppelliscono i morti e non venerano i nostri Cesari.” –
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Sarebbe ingeneroso dimenticare le vittime dei soldati americani per la liberazione dell’Europa dal nazi-fascismo ma sarebbe disonesto ignorare le conseguenze di quel gesto nello scenario politico italiano, in special modo.Screenshot (47)

E’ vero: la storia la scrivono i vincitori ma nel nostro caso l’hanno scritta gli americani e la chiesa cattolica.