Come può uno scoglio… arginare il mare?
Stamane mi frullano per la testa le teorie di Darwin sulla sopravvivenza e poi il concetto di resilienza e mi dico che sì, i sopravvissuti saranno quelli che, come l’ acqua, avranno la capacità di assumere la forma in base al contenuto. Mi ritrovo con la mente a seguire un fiume. Parto piccolo rivo da una fonte e poi piano piano, lentamente scansando pietre, saltando su dislivelli, mi ingrosso sempre più e divento torrente, trascino nel mio cammino detriti di ogni sorta, e continuo ad ingrossarmi per diventare fiume… nulla ferma la mia voglia di andare, di dirigermi lì dove tutto ebbe inizio: Il mare…
L’uomo moderno, come quello antico, ha davanti due scelte: adeguarsi, accettare il cambiamento o contrastarlo e combattere. Chissà perchè sceglie sempre la seconda possibilità… così non riesce ad uscire mai dal suo karma…
Le nostre azioni sono come un boomerang, tornano sempre indietro… Noi lanciamo la pietra ma difficilmente riusciamo a comprendere dove questa cadrà e che conseguenze avrà la sua caduta. Siamo guide cieche che pretendono di guidare altri ciechi… La nostra miopia è davvero spaventosa ma non serve costruire cannocchiali per poter vedere lontano quando basta poco, davvero molto poco e senza spese economiche… ma chi ascolta le parole urlate nel deserto?
Uccidetevi, ammazzatevi, massacratevi… io sono acqua…