Per caso l’uomo scoprì il fuoco…
Non aveva una laurea in ingegneria quando inventò la ruota, nè conosceva l’importanza che avrebbe avuto la traccia dei segni sull’argilla per contare i sacchi delle merci o il valore dei geroglifici nelle caverne, prime forme d’arte, a dimostrazione di quanto sia intrinseco nell’uomo il bisogno di rappresentare ciò che lo circonda e dargli un senso attraverso il segno grafico.
Non aveva studiato botanica e nemmeno zoologia quando diede inizio all’agricoltura e all’allevamento, né possedeva strumenti che gli consentissero di misurare la distanza degli astri quando iniziò a dare loro un nome.
E’ stato un caso che Newton abbia approfondito i suoi studi dopo aver visto cadere una mela?
Quali studi di economia aveva intrapreso Creso, re della Lidia, quando coniò la prima moneta? Sapeva cosa ne sarebbe scaturito?
Quanta eredità abbiamo ricevuto dal passato quando l’uomo non sapeva ancora né leggere e nemmeno scrivere?
Quanto è stato importante l’intuito e quanto la ragione nell’evoluzione dell’umanità?
Per me ambedue camminano a braccetto, uno non esclude l’altro ed il metro del loro corretto uso sta nel buon senso…
In medio stat virtus…
Non c’è niente più affascinante della capacità che ha l’uomo di usare il suo cervello.
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