Io vorrei capire solo una cosa, ne parlavo ieri con due ragazzi (un avvocato e un commercialista) e poco fa sul post di un mio contatto di Facebook: “Possibile che i politici continuino a gettarci fumo negli occhi con la complicità dei media?”
Come è possibile spostare in avanti l’età pensionabile e continuare a mantenere la disoccupazione tra i giovani?
Il cambio generazionale, nel mondo lavorativo, si allontana sempre più con varie ricadute e non certo positive dal mio punto di vista, né per lo stato né per i giovani che fanno bene a scappare.
Mi spiego: sarà anche vero che le aspettative di vita si sono allungate (fatto salvo i morti per inquinamento, per cancro o per incidenti mortali siano automobilistici che casalinghi) ma è anche vero che chi continua a lavorare a 60 e oltre anni ha continui acciacchi legati all’età (artrosi, arteriosclerosi etc…etc..) che li costringono a stare spesso lontano dal lavoro. La loro assenza pesa sulle spese sanitarie dello stato… Non solo le spese sanitarie ma anche le visite fiscali entrano nel capitolo di gestione.
I giovani, costretti ad entrare nel mondo lavorativo a 35-40 anni quanto dovranno lavorare prima di lasciare il posto ai loro figli? (Senza considerare il detto che dicono da queste parti: Dopo la quarantina un male ogni mattina)…
Meditate gente, meditate, che questa marmaglia acquisisce il diritto alla pensione con solo “CINQUE” giorni che si sono presentati in Parlamento e i dirigenti dell’INPS fior di stipendi…