Io ammiro i ragazzi che vengono dai paesi africani. Li ammiro perché hanno la forza di sognare e di scappare per realizzare i loro sogni. Non ce li hanno chiusi dentro valigie di cartone, come i nostri migranti alla fine dell’800… né in eleganti trolley ma dentro il loro cuore. E sono talmente grandi che non pensano ai sacrifici a cui andranno incontro. Sfidano la morte per mare e/o per mano dei loro aguzzini che lucrano sulle loro speranze. Noi abbiamo i figli che aspettano il reddito di cittadinanza, che vivono sulle spalle di mamma e papà o con la pensione dei nonni fino a 35 anni. Questa è la vera vergogna! Aiutiamoli a casa loro? Cacciamo fuori di casa i nostri figli, insegnamo loro cosa voglia dire lavorare e lottare e sudare per conquistare un “posto al sole” indichiamo questi ragazzi, portiamoli come esempio di coraggio e di voglia di lavorare e non come feccia umana……
Basta chiacchiere, smettiamola col “buonismo”… si ma quello che tiene adulti di trent’anni ancora nella bambagia. Questo è il “buonismo” pernicioso dche nuoce alla società, tutta.
Non li abbiamo mandati a scuola per vederli ciondolare davanti alla Tv, col cellulare in mano a chattare o a giocare con la playstation…
Mandateli fuori di casa a costruirsi il loro domani. Come arriveranno alla vecchiaia?
Chi gli garantirà loro gli anni necessari per avere una pensione dignitosa?
Ma ci avete mai pensato?
Guardatevi in casa vostra e vedrete chi sono i veri parassiti sociali…
Svezia, Danimarca e Finlandia sono i Paesi in cui i figli se ne vanno prima di casa: rispettivamente a 19, 21 e 22 anni