Pubblicato in: Notizie e politica, Riflessioni personali, Società e Costume

Fascista o comunista… (ammesso che abbia un senso il “comunismo” oggi)


E qualcuno oggi mi ha detto che sono “nera” perché condanno l’azione militare di Putin in Ucraina.

Cavolo, ero fascista e non lo sapevo…

Mi hanno dato della fascista quando ero contro i vaccini, perchè anche la salute è un fatto di bandiera e non di avere un altro punto di vista riguardo al sistema sanitario predominante… e io che pensavo che essere di sinistra significasse essere “Libera di fare le mie scelte visto che, dicono, qualcuno mi ha dato il “libero arbitrio” al momento della mia nascita. E il libero arbitrio presuppone che OGNI SINGOLO UOMO è chiamato a rispondere solo delle sue azioni che devono essere improntate sulle basi di una “civile convivenza democratica” . La civile convivenza democratica chiama i cittadini ad essere responsabili in prima persona dei loro comportamenti e non delle “imposizioni”… ma non voglio aprire un altro capitolo.

Nel contingente mi chiedo: Da quando perorare la causa di 45 milioni di persone che si sono svegliati una mattina e hanno trovato l’invasore in casa è “fascismo”?

Fatemi capire. Pensate, credete davvero, che Putin, il guerrafondaio, sia COMUNISTA e di SINISTRA? No, perché se così fosse qui abbiamo un problema serio riguardo alla semantica. O forse ce l’ho io. Anche la Cina è “comunista”, dicono loro, perché eredi di Mao, eppure nessuno stato è più oppressivo e schiavista di quello cinese che reprime i moti di rivolta del popolo costringendolo a lavorare 24h su 24h e senza alcuna tutela sindacale…

Russia, Cina, Corea del Nord, Iran,… vi sembrano paesi “liberi”?

Io associo la parola “Libertà” alla SINISTRA ed ho sempre associato le parole di “schiavitù, servilismo, bavaglio, guerra” alla destra del padrone e del capitalismo.

Ho sempre pensato che fosse giusto e bello cantare “Bella Ciao” le cui parole dicono:

Una mattina mi son alzato

o bella ciao, bella ciao

una mattina mi son alzato

e ho trovato l’invasor.

O partigiano, portami via

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

o partigiano, portami via

che mi sento di morir.

E se io muoio da partigiano

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

e se io muoio da partigiano

tu mi devi seppellir.

E seppellire lassù in montagna

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

e seppellire lassù in montagna

sotto l’ombra di un bel fior.

Tutte le genti che passeranno

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

tutte le genti che passeranno

mi diranno: Che bel fior!

E questo è il fiore del partigiano

o bella ciao, bella ciao, bella ciao, ciao, ciao

e questo è il fiore del partigiano

morto per la libertà.

Possibile che questo sia diventato il canto dei fascisti?

Gli abbiamo ceduto anche questo, oltre al potere e al diritto di massacrare?

Vi prego, non svegliatemi dal MIO sogno…

Voi pensatela come credete.

#AngeliKaMente… Buongiorno…

Pubblicato in: Dalla parte dei bambini, Organizzazioni, Scuola, Società e Costume

La famiglia di Janghi


Ieri sera, Janghiani al lavoro.


Anche in Senegal è iniziato l’anno scolastico e il nostro intento è quello di garantire il diritto allo studio a quanti più bambini è possibile.
Volete unirvi alla nostra famiglia?
Servono soldi per l’ iscrizione, la retta scolastica, materiale scolastico… E quanto altro possiamo acquistare per togliere dalla strada i bambini costretti a mendicare per una ciotola di riso.
So che sono tempi duri per tutti noi. So che molti sono costretti a tirare la cinghia per sopravvivere ma so anche che in mezzo a noi ci sono tantissimi “San Martino” che vogliono donare metà del loro mantello a un bambino che non ha nulla, oltre la sua misera esistenza.
Ringrazio di cuore chi vuole fare parte di questa piccola famiglia in… Crescita.
Per chi vuole associarsi:
https://janghi.org/associati/

Per avere un’idea del valore dell’euro nei confornti del CFA

e per capire cosa sia (in parole povere è la Banca Francese che controlla il franco senegalese)

Janghi Italia – Organizzazione Terzo settore – Non profit

Il CFA Senegal oppure franco Senegalese e pronunciato franco Sefa, è la moneta utilizzata da 14 nazioni africane, la maggior parte delle quali ex colonie francesi. Appartiene alla cosiddetta Zona franco, che comprende anche il franco CFP e il franco delle Comore. Essendo l’adesione a questa moneta su base volontaria, nel corso degli anni è stata adottata o abbandonata da diversi paesi. Fu istituito con gli accordi di Bretton Woods del 1945, con i quali si cercò di regolamentare i rapporti economici e monetari fra i principali paesi occidentali dopo la seconda guerra mondiale.

Otto di questi paesi costituiscono l’Unione Economica e Monetaria Ovest-Africana (UEMOA) e utilizzano il CFA XOF, gli altri sei la Comunità Economica e Monetaria dell’Africa Centrale (CEMAC) e utilizzano il CFA XAF.

Le due versioni della divisa hanno il medesimo rapporto di cambio fisso con l’euro e quindi lo stesso valore pari a 1 franco CFA = 0,001524 euro. Il cambio fisso e la convertibilità sono garantiti dalla Banca di Francia.

La moneta offre ai paesi che l’hanno adottata una garanzia per i commerci internazionali, essendo ancorata all’euro e garantita dalla Francia. Ha però lo svantaggio di avere un valore troppo forte per questi paesi in via di sviluppo, che per questo vedono penalizzate le loro esportazioni.

Per saperne di più, c’è un interessante articolo su “Internazionale”

https://www.internazionale.it/…/05/28/africa-franco-cfa

Pubblicato in: Organizzazioni, Scuola, Società e Costume

Janghi… Ente Terzo settore – Non profit


Prova di verifica per alcune delle bambine sostenute da #Janghi nella scuola di N’gor.

🤞🏽C’è chi ha una faccia più rilassata di altri!!! Incrociamo le dita, andrà tutto bene!

Queste bambine, come molte altre in Senegal, passano parte delle loro giornate (e delle loro notti, compreso il fine settimana) a vendere banane, maad e arachidi sulle spiagge di Dakar. La #scuola per loro è anche una valvola di sfogo, oltre che l’opportunità di costruirsi un futuro più libero.

In #Africa ancora 1 bambino su 4 lavora: sono troppi ad essere privati della loro infanzia e costretti a diventare adulti subito. Il nostro impegno con Janghi ha un impatto anche su questo, riducendo – e in alcuni casi eliminando del tutto – le ore in cui i bambini devono lavorare.

👉🏼Ti va di contribuire al sostegno dell’istruzione dei bambini insieme a noi? Seguici per saperne di più e sostieni i progetti su www.janghi.org

#istruzione#lavorominorile#libertà#scuola#volontariato