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La nocività insidiosa del web


Sui social interagiamo con persone che non conosciamo e, non conoscendoli, siamo portati a pensare che siano come noi. Li misuriamo col nostro metro personale e siccome noi non ci nascondiamo ci viene difficile pensare che il nostro interlocutore possa essere un troll o una persona reale. Un delinquente, magari in galera (mi è capitato qualche anno fa di interagire su twitter con uno dei ragazzi che aveva preso parte allo stupro di una ragazza, in Calabria. Era intervenuto in uno dei miei post in cui commentavo l’accaduto e lui prendeva le difese degli stupratori asserendo che la ragazza se l’era cercata con il suo atteggiamento e coi suoi modi di fare. Ricordo che gli chiesi come faceva ad affermare una cosa del genere, come faceva ad avere quelle assurde certezze, e le sue testuali parole furono: IO sono uno di quei ragazzi (erano stati tutti arrestati, allora) o una persona in odore di santità.

Anche nei dibattiti e nelle diatribe politiche come facciamo a sapere se chi difende un partito non lo faccia per interessi “personali” e magari ha le mani in pasta (pagato per diffondere notizie false, a libro paga di questo o quel politico)? Non gli chiediamo la carta di identità, né l’indirizzo di casa. Nulla sappiamo di lui/lei tranne ciò che ci racconta eppure, eppure gli diamo voce, affidabilità… condividiamo ciò che scrive. Ci facciamo trasportare dal tifo da stadio, non andiamo a cercare conferme di quanto andiamo leggendo. Ci facciamo ammaliare dal canto delle sirene senza accorgerci che ci stanno manovrando, che parlano alla nostra pancia e non al nostro cervello…

In una sfrenata frenesia, assorbiti dal piacere del clicca e condividi ci facciamo portavoce delle ipotesi più fantasiose e disparate.

Sguazziamo nel “complottismo”, ci facciamo il bagno nel pettegolezzo, ci docciamo e ci facciamo lo shampo con le congetture e le opinioni come se congetture ed opinioni fossero fatti davvero accaduti senza lontanamente pensare che possono essere stati generati da una mente malata, psicologicamente disturbata (basta vedere gli assassini e i loro post prima e dopo aver commesso un delitto… l’ultimo l’assassino di Senago).

Si, il web non solo ha dato parola a milioni di cretini, come diceva Umberto Eco, ma ha anche spalancato le porte delle carceri, dei manicomi, ha spianato la strada a tutta una serie di personaggi loschi, inaffidabili. Gente che se vivesse accanto a noi non saluteremmo neanche al mattino e qui, invece, li trattiamo come se fossero dei guru.

Siamo circondati da maschere, attori pietosi di questo grande palcoscenico che è il web 2.0 – 3.0 – 4.0

Che tristezza…

#AngeliKaMente

(cit) Sta vivendo di nuovo la paternità tosta, dei primi mesi. Diventare padre le ha cambiato lo sguardo artistico?

«I mesi tosti sono questi, perché devi correre. I bimbi a questa età non chiedono un impegno emotivo, devi solo stargli dietro. 𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗶 𝗽𝗶𝘂̀ 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗿𝗲𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, 𝗶𝗹 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹, 𝗲 𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝘂𝗻 𝗮𝗽𝗽𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗮𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗴𝗮𝗿𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 𝘀𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮, 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗯𝗮𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗮 𝘀𝗲𝘀𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗻𝗳𝗿𝗮𝗻𝘁𝗮, 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝘂𝗱𝗼𝗿𝗲… 𝗦𝘁𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝘂𝗯𝗲𝗻𝗱𝗼 𝘂𝗻 𝗹𝗮𝘃𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗲𝗿𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲, 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗶𝗻 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝘀𝗽𝘂𝗱𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼. 𝗘̀ 𝗶𝗹 𝗺𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗶𝗹𝗹𝗲𝗻𝗻𝗶𝗼, 𝗺𝗶 𝘀𝘁𝘂𝗽𝗶𝘀𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗶 𝗽𝘂𝗱𝗶𝗰𝗵𝗶 𝗲 𝗽𝗼𝗶 𝘀𝗲 𝗻𝗲 𝗳𝗿𝗲𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗴𝗴𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗿𝗮𝗱𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗶 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶».

(Siamo afflitti dal più degradante voyeurismo e non ce ne rendiamo conto n. a m.)

Lei sui social ha un grande seguito e ha sperimentato le montagne russe.

«Abbiamo denunciato chi ha diffamato pubblicamente e abbiamo cause in tribunale che in prima istanza abbiamo vinto. 𝗟𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗿𝗲𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘃𝗶𝗿𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲. 𝗘 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗼𝗱𝗶𝗼 𝗲 𝗿𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝗹𝗶𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗶𝗺𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲 𝗼𝗽𝗶𝗻𝗶𝗼𝗻𝗶. 𝗟’𝗲𝗿𝗿𝗼𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗮𝘀𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗹𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮».

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Governo della Vergogna


In un Paese normale alcune persone non sarebbero mai entrati in parlamento. In un Paese normale alcune persone vivrebbero nell’ombra.
In un Paese NORMALE…
Ma noi NON siamo NORMALI…
Poi ci chiediamo perché negli altri paesi c’è più senso civico…
𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗲̀ 𝗱𝗶 𝗧𝗼𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝘁𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 “𝗴𝗿𝗮𝘇𝗶𝗮𝘁𝗼” 𝗶 𝗳𝗮𝘀𝗰𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗿𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗵𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗰𝗮𝗽𝗽𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗹𝗮 𝘃𝗶𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗔 𝗹𝗮 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲, 𝗲 𝗱𝗶 𝗗𝗲 𝗚𝗮𝘀𝗽𝗲𝗿𝗶, 𝗰𝗵𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗺𝗻𝗲𝘀𝘁𝗶𝗮 𝗵𝗮 𝗳𝗶𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝗼 𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗣𝗮𝗿𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼:
“𝙎𝙚 𝙖𝙫𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙫𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙫𝙤𝙞, 𝙞𝙤 𝙨𝙖𝙧𝙚𝙞 𝙖𝙣𝙘𝙤𝙧𝙖 𝙞𝙣 𝙥𝙧𝙞𝙜𝙞𝙤𝙣𝙚. 𝙎𝙞𝙘𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙖𝙗𝙗𝙞𝙖𝙢𝙤 𝙫𝙞𝙣𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙞, 𝙩𝙪 𝙨𝙚𝙞 𝙨𝙚𝙣𝙖𝙩𝙤𝙧𝙚”. (Vittorio Foa al fascista Giorgio Pisano):
Italiani brava gente? Si ma, a mio modo di vedere, anche tantissima gente o cretina o insipiente…
Ci meritiamo l’estinzione.
Così la destra fascista vince. Grazie all’impunità di questi personaggi…
Una volta si diceva che i pazzi erano fuori e i savi in manicomio, ora mi viene da pensare che gli onesti sono in carcere e i disonesti hanno cariche pubbliche.
Ma noi siamo contenti.
Basta che mangio io che mi frega di chi mangia sulle mie spalle?
CHE GRANDE SENSO CIVICO CHE ABBIAMO, NOI ITALIANI…
#AngeliKaMente afflitta e sconsolata.
Siamo senza speranza.
#ilpeggior_governo_disempre #ladestra_peggiore_disempre #GOVERNODELLAVERGOGNA che vuole insegnare la moralità agli altri.
https://www.lastampa.it/cronaca/2023/05/24/news/la_tela_nera_del_potere_quando_meloni_difendeva_lex_nar-12821386/?ref=LSHBBC-BH-I0-P1-S2-T1

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Io… io…io


Stavo leggendo un po’ i titoli dei giornali e la cosa che mi ha colpito è che quando in un articolo viene riportata un’intervista il titolo della striscia inizia sempre con IO…

Io, mio padre…

Io, mia madre…

Io, il mio cane… (gatto et animali vari)…

Io e il cibo…

Ecco, l’esaltazione dell’ego, dell’individualismo sfrenato… Dell’esibizionismo a oltranza.

Alle scuole medie la mia docente di Italiano, Latino e Storia diceva:

“U sceccu si metti sempre avanti…” (L’asino si mette sempre in prima fila)

Ricordatevi quando scrivete e quando parlate di non iniziare mai nulla con “IO”….

La scrittura e la lettura condizionano i pensieri e sono manifestazione del nostro io più profondo, quindi non meravigliamoci se questa società va in rovina, della decadenza dell’umanità, dello svilimento della società perché tutto ciò lo permettiamo noi, ogni giorno, quando calpestiamo gli altri per esaltare il nostro ego…

E per oggi vi ho già tediato abbastanza.

#AngeliKaMente pensiero #sociale

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Ora et semper #NOPONTE!


Quando il connettoma fatica a fare funzionare i connettori logici si hanno queste perle.

In pratica questo tizio nel sottolineare l’inefficienza di una città, di una regione, in cui le amministrazioni e i cittadini sono INCAPACI di stare al passo coi tempi per inezia ed inedia, dopo aver creato cattedrali che hanno abbandonato, adesso sperano nella panacea del Ponte che a Reggio non ci arriverà neanche, giusto per fare un’altra opera incompiuta come la SA-RC che col tempo verrà anche questa abbandonata… Come hanno abbandonato l’Aereoporto di Reggio Calabria e il porto di Villa San Giovanni mentre il mondo già cammina con le auto elettriche. Molto presto avremo le navicelle spaziali per spostarci e questi pensano ancora ad un fantomatico ponte che senza essere iniziato si è già mangiato milioni e milioni e milioni di euro… che sono andati nelle tasche dei soliti (ig)noti.

Quando si dice la “fallacia logica”!

Vi rendete conto che questo tizio mette assieme la mancanza dei cestini dei rifiuti sul lungomare di Reggio Calabria e il ponte sottolineando il costo del biglietto per le isole Eolie, come se poi sul Ponte lui ci andrà gratis… e gli faranno la deviazione per le Eolie 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Le palestre ai reggini gliele costruiranno anche queste sul Ponte? 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Si lamenta che sul lungomare reggino manchino i cestini dei rifiuti ed inneggia al Ponte, così poi i reggini andranno sul ponte per gettare le carte? 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Ma sta gente si legge quando parla? 🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️🤦🏻‍♀️

Se il meridione non comprende che lo Sviluppo e il Progresso dipendono da interventi oculati e di valorizzazione di quello che già hanno, iniziando dalla Natura Aspro-montana alle spiagge di tutta la costa reggina che va da Tropea a Pellaro (mentre a Cannitello la spiaggia si va erodendo e il livello del mare si innalza ovunque in Italia) ed oltre, è utopistico cavalcare la narrazione del Ponte messa in circolazione da chi ne trarrà profitti eterni…

Mi dispiace che questo porti il mio stesso cognome… Il solo punto in comune che abbiamo.

L’unico qua che deve stare zitto penso proprio che sia questo tizio.

#GiovanniSantoro#antennafebeaStrettoWeb#toninomassara

#AngeliKaMente#noponte sullo #strettodimessina#reggiocalabria#messina

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Chi eravamo e chi siamo diventati?


Quindi la mamma di Michelangelo era di origini caucasiche…

✓ Foscolo era originario di Zancle;

✓ Ungaretti nacque e studiò ad Alessandria d’Egitto;

✓ S. Agostino era nato a Tagaste (città africana) non a Milano;

✓ Sant’Antonio (di) Padova era portoghese;

✓ (Gesù, la Madonna), i primi apostoli (San Pietro e San Paolo sono stati uccisi a Roma, ricordiamocelo) erano palestinesi, ebrei…

e potrei continuare a lungo in questo elenco…

Dalla notte dei tempi l’Italia è stata suolo di etnie e popolazioni che provenivano o che venivano “importati” come schiavi al tempo dei romani (basta aver letto il Quo vadis per rendersi conto di come sia stato popolato il nostro Bel Paese).

La nostra UNICITA’ è sempre stata data dalla promiscuità di etnie e culture diverse che nei secoli si sono succeduti…

Schiavi, servi e/o padroni hanno popolato le nostre città…

Camminato nelle “nostre” strade.

Edificato edifici e monumenti.

Gli abitanti si univano e generavano… Nel nostro sangue, nel nostro DNA, scorre sangue normanno, arabo, spagnolo, francese, austriaco, americano, russo, tedesco, ebraico, palestinese, unno, ostrogoto, austriaco, bosniaco…

Quando eravamo davvero il grande Paese che esportava la Cultura non ci creevamo problemi su chi condivideva con noi il suolo…

Non chiedevamo passaporti o carte di identità…

Quando eravamo un paese di LETTERATI, ARTISTI e SANTI…

Evidentemente il nostro bellissimo, multiforme, multicolorato DNA si è annacquato dando vita a una popolazione insipiente…

#AngeliKaMente guardando al passato e riflettendo sul presente e sul nostro DNA.

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Costruiamo ponti non muri


Nel 2002 è nata l’ Unione Africana che comprende tutti e 𝟱𝟱 𝗶 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶.
Come l’UE anche l’UA ha come 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶, 𝗻𝗼𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲, 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗼. I suoi principali organi decisionali sono l’Assemblea dei Capi di Stato e di Governo, il Consiglio Esecutivo e la Commissione dell’Unione Africana.
L’UA ha anche un Tribunale penale internazionale per l’Africa, un Consiglio economico, sociale e culturale e numerose altre agenzie specializzate.

Tra i principali obiettivi dell’UA ci sono la promozione della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto in Africa, nonché la promozione dello sviluppo economico e sociale del continente. L’UA ha svolto un ruolo importante nella risoluzione dei conflitti in Africa, attraverso l’invio di missioni di pace e la mediazione dei conflitti.

Perché l’UE, l’Italia, non collabora più strettamente con l’UA per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, la lotta alla povertà e la gestione delle migrazioni invece di dare soldi alla Libia, dove ormai anche le pietre sanno come questo sia un Paese indegno di ricevere aiuti europei e italiani visto il trattamento che riservano agli immigrati?
Per usare un eufemismo “perché parlare col portiere del palazzo quando si può andare direttamente a bussare alla porta del Presidente”? Senza contare i grandissimi benefici che ne deriverebbero a noi ed a loro…
𝗨𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗿𝗮𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀…
Costruiamo Ponti NON Muri! Utopistico?

#AngeliKamente mi chiedo… e vi chiedo

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Pasolini ed io


Pur conoscendolo in modo superficiale sembra che io sia stata condizionata dal suo pensiero… O il mio pensiero non è stato invece un mio percorso personale tracciato e definito dalle mie riflessioni sui tempi che ho vissuto e sto vivendo? E’ indubbio che abbiamo molto in comune nel modo di guardare e vedere la società italiana.
Spesse volte mi sono chiesta: Chi sono davvero io? Quali sono le mie vedute, le mie posizioni sui problemi sociali? Sulla politica, sulla religione?
Molte volte mi è stato chiesto o mi è stata affibbiata più una etichetta che un’altra.
A parte che ho sempre odiato le tassonomie alla Bloom, così come non ho mai amato la divisione arbitraria tra “buoni e cattivi” già dai tempi in cui ci mandavano alla lavagna per far osservare il silenzio…
(Avrà influito il mio luogo di nascita, situato lì, in quella fetta di mare che separa la Sicilia dal resto d’Italia?)
A parte questo, dicevo, ho in me una sola certezza:
“Nella mia vita ho sempre e solo avuto un solo signore e padrone: Il mio cuore”. Lui è sempre stato il mio metro giudicante e pure se di fregature ne ho prese tante, tantissime perché non sono capace di “vedere il Male” prima di non essere pugnalata alle spalle, io continuo ancora ad ascoltare sempre e solo il “mio cuore”.
Le mie azioni non sono mai state mosse dal desiderio di primeggiare o di arricchirmi materialmente e credo che morirò così…
Sempre dalla parte degli ultimi, di chi soffre nell’anima e nel fisico. Dalla parte dei diseredati, dei perseguitati, dei calunniati e sempre contro chi discrimina, emargina, divide e si arricchisce sulla pelle degli altri.
Per questo motivo non sarò MAI dalla parte di chi attenta alla LIBERTA’ del singolo o di una Nazione…
Dite che mi schiero coi perdenti?
Per me è motivo di immensa gioia e di orgoglio perché significa che non sono in vendita, non ho un prezzo d’acquisto…. Meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora, di qualunque colore sia la sua lana… caprina.
#AngeliKamente socialfilo-sofia…

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Siamo tutti coinvolti


A mente fredda vorrei, se me lo concedete, dire qualcosa anche io su quanto accaduto tra Fedez e quell’altra “Rose Chemical”, si chiama così?

Da quel lontano 2002, quando aprì la pagina su Window Live, ai tempi in cui il “grillismo” non era nato ma il blog di Grillo, grazie a Casaleggio, contava un numero di iscritti da posizionarlo tra i primi nella classifica mondiale (blog che non ho mai seguito perché non mi piaceva, per inciso), da allora, dicevo, avevo iniziato a fare una battaglia contro la TV cattiva Maestra, come mi insegnava Popper…

E di quanto fosse pessima, cattiva, diseducativa era sufficiente guardare cosa ci propinavano le TV commerciali del biscione.

Dal Drive in al Grande Fratello, dall’Isola dei famosi a quella trasmissione che faceva la De Filippi il pomeriggio su Canale 5… non ricordo il titolo (Uomini e donne può essere?) per non parlare di “Madre Natura” di Bonolis e di quella trasmissione di “belli vs Brutti… etc..etc… o di quelle di Sbragia… dove il pubblico era il vero esibizionista…

Insomma, i modelli proposti da quelle TV erano qualcosa che mi dava il voltastomaco ma gli italiani erano sempre, puntualmente, quotidianamente, incollati davanti al piccolo schermo che.. con l’andare del tempo è diventato sempre più grande, invadendo le nostre case e riservandogli il posto d’onore nell’arredamento.

Ecco, io non me la sento di criminalizzare il comportamento di quei due, ripeto qualunque sia stato… non ne ho la più pallida idea e non vado nemmeno a cercarlo per rivederlo…

Io criminalizzo la società tutta che ha fatto la fine della rana… quella società immersa in una realtà stravolta dagli interessi economici, dalla competizione, dall’esibizionismo, dall’apparire a tutti i costi. Di quella società che dice: “Non importa come si parli di me, l’importante è che se ne parli”…

Ecco, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜 𝗶 𝗖𝗢𝗦𝗧𝗜 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝘀𝗱𝗼𝗴𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝘂𝗺𝗶𝗹𝘁𝗮̀, 𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗱𝗶𝗰𝗶𝘇𝗶𝗮, 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶… 𝗲̀ 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗕𝘂𝗻𝗴𝗮 𝗕𝘂𝗻𝗴𝗮, vissuto con un senso di “invidia” da parte di uomini e donne della piccola borghesia e dalla classe operaia, guardato bonariamente dalla classe medio-alta e che oggi con “SENTENZA del TRIBUNALE” NON è mai ESISTITO. N0N C’è mai STATO, nonostante TUTTI sappiamo che i fatti sono andati in modo così come sono stati narrati in questi anni…

Ma gli italiani fanno due pesi e due misure e non si rendono conto che questi “mostri” li abbiamo partoriti noi.

Con le nostre stupide risate ad ancora più stupide boutade. Ogni volta che accendiamo la TV e ci mettiamo seduti sul divano. Una TV (ed oggi ancor di più i social) dove il corpo delle donne viene usato o per esaltarne le fattezze o per umiliarlo a causa delle sue imperfezioni…

Quei ragazzi sono figli nostri, figli di questa società narcotizzata che li ha cresciuti così.

Siamo tutti colpevoli per quello che siamo diventati e per come sono cresciuti questi nostri ragazzi.

Ecco signori… non so voi ma io mi smarrisco e cerco sempre l’UOMO: Quell’essere formato di materia grigia, di contenuto e che non guarda al contenitore…

Meritiamo tutti di essere processati perché siamo TUTTI responsabili di questo degrado.

Buona giornata a voi e, se qualcuno si sente offeso o si indigna per le mie parole posso solo rammaricarmene ma non scalfiscono la mia opinione.

(Stamane ho chiesto all’AI di rappresentarmi la “Pudicizia”)

#AngeliKaMente

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Unione europea, Cina, NATO, Putin… ora basta!


L’Unione Europea è un progetto INCOMPIUTO grazie a chi rema contro e invece di costruire distrugge…

Invece di essere propositivo critica.

Invece di rimboccarsi le maniche se ne sta seduto sul divano a legiferare… e fa il gioco di Putin e della Cina…

Sono Loro che attentano all’UE… Sono loro che voglio il MONOPOLIO ECONOMICO sul mondo e lo dimostrano tutte le politiche che hanno fatto per attrarre i Capitalisti per aprire lì le loro industrie.

Le delocalizzazioni che ci sono state: Dalla Nike alla Apple (AMERICANE) alle nostre aziende manifatturiere (sono arrivati al punto di “ricostruire lì perfino le nostre città) vedono la loro regia.

I cinesi si sono comprati l’Italia pezzo a pezzo… compreso il nostro knowlodge.. Aiutiamoli a colonizzarci… tanto gli è rimasto solo l’osso da spolpare visto che si sono comprati anche i vigneti toscani…

Si può viaggiare per il mondo pensando di acquisire il diritto di parlare ma in quei posti molta gente c’è già stata molto prima senza spendere un soldo e rimanendo a casa, leggendo e informandosi.

Come diceva U. Eco:

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”…

Informiamoci, studiamo:

Le imprese italiane stabilitesi in Cina, attraverso le varie modalità di presenza sono circa 2.300, alle quali sono complessivamente riconducibili oltre 60.000 posti di lavoro ed un fatturato di circa 5 miliardi di Euro. Dal punto di vista settoriale, gli investimenti italiani sono abbastanza diversificati, con significative quote per la meccanica e il tessile. (Tra gli ultimi investimenti, intorno al 2015, la ceramica emiliana – mia nota a margine). Giusto parte del numero di famiglie italiane che i capitalisti hanno lasciato in mezzo alla strada. e sorvolo su quelle che hanno delocalizzato in Russia e nei paesi dell’ ex Unione Sovietica… Ucraina compresa. Per questo la cosa infastidisce Putin, se le riconquista, pezzo a pezzo, farà concorrenza alla Cina, altro che Stati Uniti!

Se avessi voluto essere colonizzata avrei preferito gli USA invece anche la Whirpool ha chiuso i battenti in Italia… Le ho viste io le grandi industrie, in Campania come in Sicilia, prendere il volo dopo aver svuotato la SVEMEZ e la Cassa per il Mezzogiorno.

A noi ci restano i negozi cinesi che vendono per quattro centesimi materiale scadente e che puzza di petrolio mentre portano i guadagni (in euro) nel paese natio.

Al link sottostante si può vedere l’elenco delle industrie italiane in Cina

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Santi o carogne? La società decide


C’è tutta una lunga lista di filosofi e di pedagogisti che hanno influenzato moltissimo il mio pensiero… Uno di questi è Rousseau, anche io come lui sono convinta che tutti nasciamo con dentro una grandissima bontà (e basta guardare i bambini per averne conferma), poi cresciamo e gli avvenimenti che ci investono, tutto ciò che ci accade, non sono altro che conseguenze delle nostre azioni che sono determinate da due fattori sociali: la povertà e/o la ricchezza. Su questi parametri che la società stabilisce per il singolo costruiamo la nostra vita. Da questa visione del mondo ne scaturisce che possiamo diventare carogne o santi.

Dipende da noi, dal nostro “libero arbitrio”.

Nessuna legge imposta mi fa o mi rende migliore. C’è una sola legge che la maggior parte degli uomini continua a calpestare ed è quella dell’AMORE.

Chi ama (o chi ha fede, direbbe San Paolo) non ha bisogno di leggi umane per sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi Ama non ha bisogno di capi, guru, maestri, politici corrotti, mascalzoni e farabutti più degli altri, né di riti e cerimonie perché, chi riesce ad ascoltare il suo cuore, sarà guidato sempre e solo dall’Amore.

Quando incontriamo per strada un povero, un mascalzone, un ladro, un malfattore (uso il maschile in senso universale riferito all’umanità) perché non iniziamo a chiederci: “Cosa ho fatto io per questa persona per portarla a fare ciò che fa? Per costringerla a delinquere e a nuocere a me e agli altri? Perché, se è vero che noi siamo gli artefici del nostro destino è anche vero che quel destino è stato determinato da chi mi vive accanto: genitori, insegnanti, governanti, uscieri… la società TUTTA è responsabile della delinquenza così come della “santità”.

La società che respinge, che umilia, che abusa, che tratta il diverso come un reietto è responsabile, come e più del reietto, del Male che si compie e invade, incunenadosi tra le pieghe dell’ipocrita perbenismo, il mondo.

Ma noi continuiamo a indicare la Luna e guardiamoci il dito.

#AngeliKaMente buongiorno e… buona colazione