L’ITALIA è come un CONDOMINIO… Parlare di NUOVO nella Politica è come sentire una donna parlare di MODA. Dura una stagione. Passa in fretta. (Freccero)
Sono d’accordo. E’ quello che sostengo da tempo inimicandomi molta gente. Non è la faccia, lo stemma, lo slogan che rendono un Paese un Bello e BUON PAESE. E’ la capacità di sviluppare quello che c’è all’interno per migliorarlo e migliorare. In fondo cos’è la Politica, o meglio, chi sono, o dovrebbero essere i Politici, se non individui che sappiano gestire l’amministrazione dello Stato per conto ed a servizio dei cittadini? Non è il “cambio” di guardia che modifica, non è il leader di turno, che operano il cambiamento se non si ha la capacità di “sviluppare”, “potenziare”, “consolidare” quello che di buono c’è già. Non bisogna sfasciare per ricostruire ma, come ogni buon studente sa, rivedere, correggere e perfezionare quello che già è stato fatto. Ad esempio non è cambiando la Costituzione che farò uscire il Paese dalla depressione socio-economica. Non è dire sempre e solo NO che opero il cambiamento, che esco dall’impasse in cui mi trovo. L’Italia è come un bambino “diversamente abile”. Perché agire sulla disabilità invece di potenziare e sviluppare le parti “buone e funzionanti” per renderli “altamente funzionanti” in modo da “superare” la barriera della disabilità?
Abbiamo fabbriche abbandonate. Esercizi commerciali chiusi. Manodopera in esubero che è il peggior ammortizzatore sociale. Abbiamo scuole, ospedali, strutture nel terziario fatiscienti. Abbiamo ettari ed ettari di terreno abbandonato, ed ora che arriva l’estate riavremo gli incendi (quando ci costa ogni anno domare un incendio? Quanto sperpero di denaro pubblico che potrebbe essere impiegato bene ed altrove?).
Allora, sentite a me, smettetela con le liti da condominio, smettetela di criticare e lavorate. Lavoriamo tutti! Perché tutto è possibile all’UOMO di BUONA VOLONTA!