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L’ Amore tra Etica ed Estetica


Se mi si chiedesse quale sia la più bella poesia, la migliore composizione letteraria, la migliore esplicazione su cosa sia l’Amore, non ho paura ad affermare, credo con poche smentite, che sia quella eterna ed immortale scritta nella prima lettera ai Corinzi da Paolo di Tarso, che spesso mi passa per la mente e mi spinge a riflettere.

Rileggerla ogni tanto mi aiuta a tenere sotto controllo l’orgoglio, l’arroganza e la presunzione, ricordandomi quanto poco in realtà sappia, come mi ricorda, bacchettandomi, il detto socratico: ‘Io so di non sapere’.

Di fronte alla grandezza dell’Universo e ai suoi tesori, mi rendo conto che anche la più profonda com-penetrazione umana è sempre limitata.

So che molti dei miei post sono spesso critici verso questo governo ma guidata da un forte senso di giustizia e fratellanza, non posso rimanere inerte di fronte a comportamenti che considero ingiusti.

Amo la Bellezza nel senso in cui viene inteso nell’Estetica filosofica kantiana ma anche nel senso Etico. Forse sono molto kantiana, credo, non so… Kant esplora come l’Etica e l’Estetica, sebbene distinti, condividano la ricerca di universalità. Nell’Etica, questo si manifesta attraverso principi morali che potrebbero essere adottati universalmente; nell’Estetica, attraverso il piacere disinteressato e universale che speriamo emerga nel giudizio del bello.

In entrambi i casi, Kant pensa che sia nostro compito elevarci oltre gli interessi personali verso un consenso più ampio, questo è il senso che io penso si debba dare all’ Etica e all’ Estetica.

Etica ed Estetica che dovrebbero essere, e sono, imprescindibili nella coscienza di ciascuno di noi. Quindi, perdonate le mie vigorose scorribande quotidiane, che sono espressioni di questa mia incessante ricerca di verità e bellezza.

#AngeliKaMente nel vespro serale.

Inno all’amore

[1] Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi l’amore,

sarei un bronzo che risuona

o un tamburo che rimbomba.

[2] E se avessi il dono della profezia

e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,

e possedessi la pienezza della fede

così da trasportare le montagne,

ma non avessi l’amore,

non sono nulla.

[3] E se anche distribuissi tutte le mie sostanze, e dessi il mio corpo per esser bruciato,

ma non avessi l’amore,

niente mi giova.

[4] L’amore è paziente,

agisce con benevolenza l’amore;

non è invidioso l’amore,

non si vanta, non si gonfia,

[5] non manca di rispetto,

non cerca il suo interesse,

non si esaspera,

non tiene conto del male ricevuto,

[6] non gode dell’ingiustizia,

ma si compiace della verità.

[7] Tutto scusa, tutto crede,

tutto spera, tutto sopporta.

[8] L’amore non avrà mai fine.

Le profezie scompariranno;

il dono delle lingue cesserà,

e la scienza svanirà.

[9] La nostra conoscenza è imperfetta,

e imperfetta la nostra profezia.

[10] Ma quando verrà ciò che è perfetto,

quello che è imperfetto scomparirà.

[11] Quando ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Ma, divenuto uomo,

ciò che era da bambino l’ho abbandonato.

[12] Adesso vediamo Dio come in uno specchio, in maniera confusa;

ma allora lo vedremo faccia a faccia.

Ora conosco in modo imperfetto,

ma allora conoscerò perfettamente,

come anch’io sono conosciuto.

[13] Queste dunque le tre cose che rimangono:

la fede, la speranza e l’amore;

ma di tutte la più grande è l’amore.