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Didattica laboratoriale


Nei miei anni di insegnamento quello che mi importava davvero era il desiderio di appassionare i miei alunni, tutti, sia i normo dotati che i soggetti affetti da disabilità fisiche o psichiche, alla conoscenza, alla scoperta del mondo e dei suoi abitanti. La metodica applicata non era mai definita tout court ma in funzione del momento, dell’argomento e delle disponibilità di materiale funzionale all’apprendimento nell’ ottica del learning by doing che abbracciava tutte le tesi dell’attivismo, da Dewey alla Scuola di Barbiana con un occhio particolare alle neuroscienze…

Ed è bellissimo ritrovarmi oggi a trovare conferme del mio lavoro, specialmente se ripenso alle notti passate a girarmi e rigirarmi nel letto interrogandomi se quello che stavo facendo fosse giusto. Se avesse raggiunto tutti i miei alunni o se correvo il rischio di lasciarne qualcuno indietro. Nella didattica giornaliera il punto di partenza è il problem setting. In una didattica laboratoriale per gruppi ad esempio bisogna dedicare molta cura nella loro formazione: individuare i leader, i gregari, i lassisti… Al fine di creare gruppi con un loro equilibrio interno.

Più leggo e più mi assale la voglia di fare le valigie e tornare in classe…

#AngeliKaMente in preda alla nostalgia…

Che cos’è un EAS – L’idea, il metodo, la didattica(Pier Cesare Rivoltella)
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Chi eravamo e chi siamo diventati?


Quindi la mamma di Michelangelo era di origini caucasiche…

✓ Foscolo era originario di Zancle;

✓ Ungaretti nacque e studiò ad Alessandria d’Egitto;

✓ S. Agostino era nato a Tagaste (città africana) non a Milano;

✓ Sant’Antonio (di) Padova era portoghese;

✓ (Gesù, la Madonna), i primi apostoli (San Pietro e San Paolo sono stati uccisi a Roma, ricordiamocelo) erano palestinesi, ebrei…

e potrei continuare a lungo in questo elenco…

Dalla notte dei tempi l’Italia è stata suolo di etnie e popolazioni che provenivano o che venivano “importati” come schiavi al tempo dei romani (basta aver letto il Quo vadis per rendersi conto di come sia stato popolato il nostro Bel Paese).

La nostra UNICITA’ è sempre stata data dalla promiscuità di etnie e culture diverse che nei secoli si sono succeduti…

Schiavi, servi e/o padroni hanno popolato le nostre città…

Camminato nelle “nostre” strade.

Edificato edifici e monumenti.

Gli abitanti si univano e generavano… Nel nostro sangue, nel nostro DNA, scorre sangue normanno, arabo, spagnolo, francese, austriaco, americano, russo, tedesco, ebraico, palestinese, unno, ostrogoto, austriaco, bosniaco…

Quando eravamo davvero il grande Paese che esportava la Cultura non ci creevamo problemi su chi condivideva con noi il suolo…

Non chiedevamo passaporti o carte di identità…

Quando eravamo un paese di LETTERATI, ARTISTI e SANTI…

Evidentemente il nostro bellissimo, multiforme, multicolorato DNA si è annacquato dando vita a una popolazione insipiente…

#AngeliKaMente guardando al passato e riflettendo sul presente e sul nostro DNA.

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Costruiamo ponti non muri


Nel 2002 è nata l’ Unione Africana che comprende tutti e 𝟱𝟱 𝗶 𝗣𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶.
Come l’UE anche l’UA ha come 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗮𝗹𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗹’𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗮𝗲𝘀𝗶 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗶, 𝗻𝗼𝗻𝗰𝗵𝗲́ 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗺𝘂𝗼𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗰𝗲, 𝗹𝗮 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗶𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗳𝗿𝗶𝗰𝗮𝗻𝗼. I suoi principali organi decisionali sono l’Assemblea dei Capi di Stato e di Governo, il Consiglio Esecutivo e la Commissione dell’Unione Africana.
L’UA ha anche un Tribunale penale internazionale per l’Africa, un Consiglio economico, sociale e culturale e numerose altre agenzie specializzate.

Tra i principali obiettivi dell’UA ci sono la promozione della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto in Africa, nonché la promozione dello sviluppo economico e sociale del continente. L’UA ha svolto un ruolo importante nella risoluzione dei conflitti in Africa, attraverso l’invio di missioni di pace e la mediazione dei conflitti.

Perché l’UE, l’Italia, non collabora più strettamente con l’UA per affrontare le sfide globali, come il cambiamento climatico, la lotta alla povertà e la gestione delle migrazioni invece di dare soldi alla Libia, dove ormai anche le pietre sanno come questo sia un Paese indegno di ricevere aiuti europei e italiani visto il trattamento che riservano agli immigrati?
Per usare un eufemismo “perché parlare col portiere del palazzo quando si può andare direttamente a bussare alla porta del Presidente”? Senza contare i grandissimi benefici che ne deriverebbero a noi ed a loro…
𝗨𝗻𝗮 𝗺𝗲𝗿𝗮𝘃𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝘀𝗮 𝗰𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗶 𝗽𝗼𝗽𝗼𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗻𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮̀…
Costruiamo Ponti NON Muri! Utopistico?

#AngeliKamente mi chiedo… e vi chiedo

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Pasolini ed io


Pur conoscendolo in modo superficiale sembra che io sia stata condizionata dal suo pensiero… O il mio pensiero non è stato invece un mio percorso personale tracciato e definito dalle mie riflessioni sui tempi che ho vissuto e sto vivendo? E’ indubbio che abbiamo molto in comune nel modo di guardare e vedere la società italiana.
Spesse volte mi sono chiesta: Chi sono davvero io? Quali sono le mie vedute, le mie posizioni sui problemi sociali? Sulla politica, sulla religione?
Molte volte mi è stato chiesto o mi è stata affibbiata più una etichetta che un’altra.
A parte che ho sempre odiato le tassonomie alla Bloom, così come non ho mai amato la divisione arbitraria tra “buoni e cattivi” già dai tempi in cui ci mandavano alla lavagna per far osservare il silenzio…
(Avrà influito il mio luogo di nascita, situato lì, in quella fetta di mare che separa la Sicilia dal resto d’Italia?)
A parte questo, dicevo, ho in me una sola certezza:
“Nella mia vita ho sempre e solo avuto un solo signore e padrone: Il mio cuore”. Lui è sempre stato il mio metro giudicante e pure se di fregature ne ho prese tante, tantissime perché non sono capace di “vedere il Male” prima di non essere pugnalata alle spalle, io continuo ancora ad ascoltare sempre e solo il “mio cuore”.
Le mie azioni non sono mai state mosse dal desiderio di primeggiare o di arricchirmi materialmente e credo che morirò così…
Sempre dalla parte degli ultimi, di chi soffre nell’anima e nel fisico. Dalla parte dei diseredati, dei perseguitati, dei calunniati e sempre contro chi discrimina, emargina, divide e si arricchisce sulla pelle degli altri.
Per questo motivo non sarò MAI dalla parte di chi attenta alla LIBERTA’ del singolo o di una Nazione…
Dite che mi schiero coi perdenti?
Per me è motivo di immensa gioia e di orgoglio perché significa che non sono in vendita, non ho un prezzo d’acquisto…. Meglio vivere un giorno da leone che cento da pecora, di qualunque colore sia la sua lana… caprina.
#AngeliKamente socialfilo-sofia…

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Siamo tutti coinvolti


A mente fredda vorrei, se me lo concedete, dire qualcosa anche io su quanto accaduto tra Fedez e quell’altra “Rose Chemical”, si chiama così?

Da quel lontano 2002, quando aprì la pagina su Window Live, ai tempi in cui il “grillismo” non era nato ma il blog di Grillo, grazie a Casaleggio, contava un numero di iscritti da posizionarlo tra i primi nella classifica mondiale (blog che non ho mai seguito perché non mi piaceva, per inciso), da allora, dicevo, avevo iniziato a fare una battaglia contro la TV cattiva Maestra, come mi insegnava Popper…

E di quanto fosse pessima, cattiva, diseducativa era sufficiente guardare cosa ci propinavano le TV commerciali del biscione.

Dal Drive in al Grande Fratello, dall’Isola dei famosi a quella trasmissione che faceva la De Filippi il pomeriggio su Canale 5… non ricordo il titolo (Uomini e donne può essere?) per non parlare di “Madre Natura” di Bonolis e di quella trasmissione di “belli vs Brutti… etc..etc… o di quelle di Sbragia… dove il pubblico era il vero esibizionista…

Insomma, i modelli proposti da quelle TV erano qualcosa che mi dava il voltastomaco ma gli italiani erano sempre, puntualmente, quotidianamente, incollati davanti al piccolo schermo che.. con l’andare del tempo è diventato sempre più grande, invadendo le nostre case e riservandogli il posto d’onore nell’arredamento.

Ecco, io non me la sento di criminalizzare il comportamento di quei due, ripeto qualunque sia stato… non ne ho la più pallida idea e non vado nemmeno a cercarlo per rivederlo…

Io criminalizzo la società tutta che ha fatto la fine della rana… quella società immersa in una realtà stravolta dagli interessi economici, dalla competizione, dall’esibizionismo, dall’apparire a tutti i costi. Di quella società che dice: “Non importa come si parli di me, l’importante è che se ne parli”…

Ecco, 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘃𝗶𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗮 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗜 𝗶 𝗖𝗢𝗦𝗧𝗜 𝗰𝗵𝗲 𝗵𝗮 𝘀𝗱𝗼𝗴𝗮𝗻𝗮𝘁𝗼 𝗹’𝘂𝗺𝗶𝗹𝘁𝗮̀, 𝗹𝗮 𝗽𝘂𝗱𝗶𝗰𝗶𝘇𝗶𝗮, 𝗶𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘀𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶… 𝗲̀ 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮̀ 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘂𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗹 𝗕𝘂𝗻𝗴𝗮 𝗕𝘂𝗻𝗴𝗮, vissuto con un senso di “invidia” da parte di uomini e donne della piccola borghesia e dalla classe operaia, guardato bonariamente dalla classe medio-alta e che oggi con “SENTENZA del TRIBUNALE” NON è mai ESISTITO. N0N C’è mai STATO, nonostante TUTTI sappiamo che i fatti sono andati in modo così come sono stati narrati in questi anni…

Ma gli italiani fanno due pesi e due misure e non si rendono conto che questi “mostri” li abbiamo partoriti noi.

Con le nostre stupide risate ad ancora più stupide boutade. Ogni volta che accendiamo la TV e ci mettiamo seduti sul divano. Una TV (ed oggi ancor di più i social) dove il corpo delle donne viene usato o per esaltarne le fattezze o per umiliarlo a causa delle sue imperfezioni…

Quei ragazzi sono figli nostri, figli di questa società narcotizzata che li ha cresciuti così.

Siamo tutti colpevoli per quello che siamo diventati e per come sono cresciuti questi nostri ragazzi.

Ecco signori… non so voi ma io mi smarrisco e cerco sempre l’UOMO: Quell’essere formato di materia grigia, di contenuto e che non guarda al contenitore…

Meritiamo tutti di essere processati perché siamo TUTTI responsabili di questo degrado.

Buona giornata a voi e, se qualcuno si sente offeso o si indigna per le mie parole posso solo rammaricarmene ma non scalfiscono la mia opinione.

(Stamane ho chiesto all’AI di rappresentarmi la “Pudicizia”)

#AngeliKaMente

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Unione europea, Cina, NATO, Putin… ora basta!


L’Unione Europea è un progetto INCOMPIUTO grazie a chi rema contro e invece di costruire distrugge…

Invece di essere propositivo critica.

Invece di rimboccarsi le maniche se ne sta seduto sul divano a legiferare… e fa il gioco di Putin e della Cina…

Sono Loro che attentano all’UE… Sono loro che voglio il MONOPOLIO ECONOMICO sul mondo e lo dimostrano tutte le politiche che hanno fatto per attrarre i Capitalisti per aprire lì le loro industrie.

Le delocalizzazioni che ci sono state: Dalla Nike alla Apple (AMERICANE) alle nostre aziende manifatturiere (sono arrivati al punto di “ricostruire lì perfino le nostre città) vedono la loro regia.

I cinesi si sono comprati l’Italia pezzo a pezzo… compreso il nostro knowlodge.. Aiutiamoli a colonizzarci… tanto gli è rimasto solo l’osso da spolpare visto che si sono comprati anche i vigneti toscani…

Si può viaggiare per il mondo pensando di acquisire il diritto di parlare ma in quei posti molta gente c’è già stata molto prima senza spendere un soldo e rimanendo a casa, leggendo e informandosi.

Come diceva U. Eco:

“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”…

Informiamoci, studiamo:

Le imprese italiane stabilitesi in Cina, attraverso le varie modalità di presenza sono circa 2.300, alle quali sono complessivamente riconducibili oltre 60.000 posti di lavoro ed un fatturato di circa 5 miliardi di Euro. Dal punto di vista settoriale, gli investimenti italiani sono abbastanza diversificati, con significative quote per la meccanica e il tessile. (Tra gli ultimi investimenti, intorno al 2015, la ceramica emiliana – mia nota a margine). Giusto parte del numero di famiglie italiane che i capitalisti hanno lasciato in mezzo alla strada. e sorvolo su quelle che hanno delocalizzato in Russia e nei paesi dell’ ex Unione Sovietica… Ucraina compresa. Per questo la cosa infastidisce Putin, se le riconquista, pezzo a pezzo, farà concorrenza alla Cina, altro che Stati Uniti!

Se avessi voluto essere colonizzata avrei preferito gli USA invece anche la Whirpool ha chiuso i battenti in Italia… Le ho viste io le grandi industrie, in Campania come in Sicilia, prendere il volo dopo aver svuotato la SVEMEZ e la Cassa per il Mezzogiorno.

A noi ci restano i negozi cinesi che vendono per quattro centesimi materiale scadente e che puzza di petrolio mentre portano i guadagni (in euro) nel paese natio.

Al link sottostante si può vedere l’elenco delle industrie italiane in Cina

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Santi o carogne? La società decide


C’è tutta una lunga lista di filosofi e di pedagogisti che hanno influenzato moltissimo il mio pensiero… Uno di questi è Rousseau, anche io come lui sono convinta che tutti nasciamo con dentro una grandissima bontà (e basta guardare i bambini per averne conferma), poi cresciamo e gli avvenimenti che ci investono, tutto ciò che ci accade, non sono altro che conseguenze delle nostre azioni che sono determinate da due fattori sociali: la povertà e/o la ricchezza. Su questi parametri che la società stabilisce per il singolo costruiamo la nostra vita. Da questa visione del mondo ne scaturisce che possiamo diventare carogne o santi.

Dipende da noi, dal nostro “libero arbitrio”.

Nessuna legge imposta mi fa o mi rende migliore. C’è una sola legge che la maggior parte degli uomini continua a calpestare ed è quella dell’AMORE.

Chi ama (o chi ha fede, direbbe San Paolo) non ha bisogno di leggi umane per sapere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Chi Ama non ha bisogno di capi, guru, maestri, politici corrotti, mascalzoni e farabutti più degli altri, né di riti e cerimonie perché, chi riesce ad ascoltare il suo cuore, sarà guidato sempre e solo dall’Amore.

Quando incontriamo per strada un povero, un mascalzone, un ladro, un malfattore (uso il maschile in senso universale riferito all’umanità) perché non iniziamo a chiederci: “Cosa ho fatto io per questa persona per portarla a fare ciò che fa? Per costringerla a delinquere e a nuocere a me e agli altri? Perché, se è vero che noi siamo gli artefici del nostro destino è anche vero che quel destino è stato determinato da chi mi vive accanto: genitori, insegnanti, governanti, uscieri… la società TUTTA è responsabile della delinquenza così come della “santità”.

La società che respinge, che umilia, che abusa, che tratta il diverso come un reietto è responsabile, come e più del reietto, del Male che si compie e invade, incunenadosi tra le pieghe dell’ipocrita perbenismo, il mondo.

Ma noi continuiamo a indicare la Luna e guardiamoci il dito.

#AngeliKaMente buongiorno e… buona colazione

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La piccola fiammiferaia


Quanto più si avvicina il Natale tanto più nella mia mente si fa strada il racconto della “Piccola fiammiferaia”. Certe letture, quando le fai da piccola (credo che avevo 5 anni quando lessi questa storia di Andersen, una delle mie prime letture) ti “educano” più di mille insegnamenti e di mille azioni in cui ti imbatterai crescendo… E constatare che oggi come 100-1000 anni fa c’è chi riesce a vivere fregandosene di chi sta al freddo e all’addiaccio, ripetendo slogan che gente folle e disturbata mentale gli ha inculcato per tacitare la sua coscienza, non avete idea di quanto mi faccia uscire il fumo dalle orecchie (per usare un eufemismo).

E’ facile augurare “Buon Natale e Buone feste” a chi se ne sta al calduccio delle sue case senza avvertire profonda tristezza e tanto dolore per chi è nei lager libici, sotto le bombe di pazzi criminali, chi tenta il tutto per tutto sfidando il mare su precarie imbarcazioni di fortuna, chi si trova incarcerato per le sue idee politiche e religiose, chi si trova in preda alla sofferenza in un letto di ospedale e chi vaga per le strade in cerca di “un cerino” da accendere per riscaldarsi le mani…:

“L’assessore comunale Juri Andriollo esprime «profondo dolore» e assicura il «massimo impegno di Bolzano per l’accoglienza. I numeri di immigrati in questi mesi sono eccezionali. Serve l’aiuto della Provincia e anche degli altri Comuni», ribadisce. Sinistra die Linke, annunciando un’interrogazione parlamentare, evidenza che non si tratta del primo caso di un migrante morto per freddo a Bolzano. «Ogni persona – prosegue la nota – ha il diritto di avere una casa e un tetto sotto il quale rifugiarsi. La soluzione al problema non può essere limitata al susseguirsi di infiniti interventi temporanei ed emergenziali per contrastare una situazione che emergenza non è perché si ripresenta puntuale, con numeri sempre in aumento, ad ogni inverno».

Secondo Anpi Alto Adige, «le periferie urbane, sociali e umane dove, a fianco delle ricche luci dei Mercatini affollati e del turismo opulento, si ripetono queste tragedie annunciate sono lo specchio della nostra terra e la misura della sua civiltà, del suo stato di salute, dei suoi fallimenti, dei suoi egoismi. Questa morte non può e non deve lasciare indifferenti».”

https://www.lastampa.it/cronaca/2022/12/16/news/morto_di_freddo_a_19_anni_choc_a_bolzano-12417022/?ref=LSHSTD-BH-I0-PM8-S1-T1

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Uomini e donne: la dicotomia


Fino a che gli esseri umani non accetteranno la loro dicotomia, la loro androgenicità, non usciremo mai dalle guerre e dall’odio verso i nostri simili. Siamo tutti figli mercuriali, in ciascuno di noi si celano sia la parte maschile che quella femminile (Pascoli la chiamava “fanciullino”, quella parte dolce e delicata che giace dentro gli uomini).

La paura, la rabbia, l’odio per il “diverso” non sono altro che la manifestazione della non accettazione di questa verità.

Non comprendiamo, invece, che accettarci per ciò che siamo ci rende liberi e non schiavi delle nostre ipocondrie e delle nostre paranoie.

Ipocondrie e paranoie alimentate da miti, leggende, religioni, precetti religiosi scritti da uomini. Gesù durante la sua vita non ha mai diviso le donne dagli uomini. Divisione sottolineata dalla misoginia paolina (non dimentichiamoci che Paolo di Tarso era un ebreo e che la sua formazione era ebraica. Quell’ebraismo che già dall’incipit della Genesi distingue gli uomini dalle donne: “Tu uomo lavorerai la terra… tu donna partorirai nel dolore. Parole lapidarie che hanno inchiodato nei secoli dei secoli le donne e gli uomini dentro una rigida catalogazione. In un dualismo eterno da cui è difficile uscirne. Non da meno fu Maometto 620 anni dopo… Quel Maometto che scrisse il Corano dopo aver soggiornato a Gerusalemme e conosciuto la Bibbia)

#AngeliKaMente in vena di introspezione…

(In foto la statua di Mefistofele e Margherita scolpita in un’unico tronco di Sicomoro. Attrazione principale del Salar Jung Museum di Hyderabad, India è stata costruita nel XIX secolo in Francia da un artista ignoto, forse ispirata dal “Faust” di Goethe )

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San Francesco e il Presepe


Ho sempre amato il Presepe, fin da piccola, quando lo facevo insieme a mio padre. L’odore del muschio fresco che raccoglievamo in campagna. Negli anni non ho mai smesso questa tradizione. In collegio ero la “regista” del Presepe che si faceva in chiesa. Ogni anno era un’emozione grandissima per me tirare fuori le statue dei pastori che ricordo erano molto ma molto alte, ma l’emozione più grande era ritrovarmi tra le mani quella di Gesù Bambino. Era un Bambinello meccanico di circa 30-40 cm che muoveva la testa ed apriva e chiudeva gli occhi accompagnato dalla musica “Urtulanu” …

Ed il Presepe è quel filo sottile che mi lega moltissimo a San Francesco d’Assisi, penso che in tutta la storia della Chiesa non sia mai esistito un “visionario” come lui…

Chi segue oggi la SUA predicazione? Eppure è il Santo Patrono d’Italia insieme a S. Caterina da Siena, patrona delle Lettere e “Dottore” della Chiesa.

«L’invenzione del presepe da parte di Francesco è la più grande protesta silenziosa che il Santo mette in atto nel suo cammino. Protesta verso una società e una Chiesa che utilizzavano la Croce di Cristo come vessillo per le Crociate, che avevano dimenticato il valore della tenerezza e dell’attenzione verso il prossimo, il più debole, il lebbroso. Invito a non sventolare il presepe ma a farlo, assumendone le conseguenze, l’altro non è mai respinto, nel presepe c’è posto per il profugo e per l’immigrato». Padre Fortunato, voce dei francescani di Assisi, racconta il suo ultimo libro Una gioia mai provata in una serata alla quale partecipano monsignor Fisichella, Erri De Luca e Ugo Ughi che regala ai tantissimi che sono venuti nella chiesa di Santa Anastasia al Palatino una straordinaria esibizione. Non a caso, per il lancio del libro è stata scelta la giornata mondiale dei poveri. E ovviamente si parla anche di attualità…

https://www.lastampa.it/cultura/2022/11/14/news/cosi_il_presepe_di_francesco_svela_lattualita_di_poveri_e_migranti-12238529/?ref=LSHVE-BH-I0-PM26-S2-T1