È da un bel po’ di tempo che non scrivo più del mio pensiero riguardo alla Politica (quella con P maiuscola) e al profondo significato che io do alla Sinistra e alla Destra (partendo proprio dalla nostra storia passata).
I due mali peggiori che il Paese ha avuto dopo le vicende di Mani Pulite sono state il berlusconismo e il grillismo.
Ambedue questi personaggi hanno giocato all’asso pigliatutto.
Il primo con la pubblicità-progresso: Sono uno di voi (quando sappiamo benissimo chi fosse: uno che si era arricchito utilizzando i due rami del potere: Politica e Mafia) e il secondo con lo slogan gaberiano: Non c’è né destra e né sinistra, hanno svuotato di significato queste due parole riducendole al giorno d’oggi alla lotta tra “comunismo e fascismo”.
Quante volte mi sono sentita appellare di essere “comunista” e quante altre volte sono stata definita “fascista” solo perché mi opponevo all’obbligo vaccinale, prima sui bambini e poi durante il covid19 (che scaturivano da un diverso approccio alla cura sanitaria che non aveva nulla a che vedere con i complottismi populisti…) appellativi che mi sono sempre gettata alle spalle con i versi danteschi: Non ragioniam di loro ma guarda e passa.
Adesso mi ritrovo tra le mani il libro di Norberto Bobbio “Destra e Sinistra” ed è come ritrovare un amico con cui ci eravamo persi di vista. Questo saggio mi ha riportato ai fondamenti della mia visione politica. Bobbio, con la sua chiarezza, ci ricorda che l’eguaglianza, il liberalismo e la democrazia non sono solo parole da inserire nei manifesti elettorali, ma valori da vivere e da difendere quotidianamente.
Siamo in un periodo in cui assistiamo a tremende turbolenze, dove le crisi economiche e le emergenze climatiche si susseguono senza sosta, con una sinistra indebolita dal mainstream in mano alla destra, un populismo che cavalca l’onda dell’odio e della discriminazione accavallando uguaglianza e disuguaglianza e il popolo incapace di distinguere e separare l’una dall’altra.
L’eguaglianza e la giustizia sociale sono sempre state le colonne portanti della sinistra. Bobbio ci ricorda che lottare per un’equità sostanziale, che dia a tutti le stesse opportunità di realizzazione, deve rimanere la nostra priorità. Questo non solo in parole, ma attraverso politiche attive che rimuovano le barriere all’accesso equo alle risorse e ai servizi.
Il liberalismo, spesso considerato di pertinenza della destra, ha in realtà radici profonde anche nella sinistra. La difesa delle libertà individuali, inclusa la libertà di espressione e il rispetto dei diritti umani, è fondamentale per una società aperta e pluralistica. Questi principi devono essere custoditi gelosamente, soprattutto in un’era dove sembrano essere costantemente sotto assedio.
Bobbio poneva la democrazia al centro del tessuto sociale, non solo come sistema di governo ma come valore che permea tutte le relazioni umane.
Per la sinistra, l’eguaglianza non è un optional ma il fondamento stesso della sua ideologia. La lotta per un’equità sostanziale, che permetta a tutti di realizzare il proprio potenziale, è più attuale che mai. Non si tratta solo di proclamare diritti, ma di abbattere le barriere reali che impediscono alle persone di accedere a risorse e servizi essenziali.
Affrontare le disuguaglianze richiede audacia nelle politiche pubbliche: redistribuzione delle ricchezze, accesso universale a istruzione e sanità, e una riforma delle istituzioni che le renda realmente al servizio del popolo. Solo così potremo ristabilire la fiducia nelle nostre democrazie.
Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, il liberalismo ha solide radici nella sinistra, specialmente nella difesa delle libertà individuali. In un’era in cui queste libertà sono costantemente messe in discussione, è essenziale ricordare e rafforzare il nostro impegno per la libertà di espressione, il rispetto dei diritti umani senza distinzione di razza, sesso e religione, la libertà di espressione e la protezione della privacy. (Tutte cose sancite dalla NOSTRA COSTITUZIONE ANTIFASCISTA)
Oggi più che mai, la sinistra si trova a un bivio: può perseguire un percorso di ambiguità o scegliere di rinnovarsi, attingendo ai suoi valori storici e adattandoli alle sfide contemporanee. Guardando a figure storiche come Sandro Pertini (Socialista) con il suo impegno per la democrazia e l’integrità, possiamo trovare l’ispirazione necessaria per un dialogo aperto e un’azione collettiva che ci porti verso un futuro equo e prospero.
Distinguiamo quindi chiaramente i valori di destra e sinistra, rifiutando le semplificazioni che negano la complessità del nostro tempo. Comprendere pienamente politica ed etica significa riconoscere l’importanza di posizionarsi chiaramente e di agire in coerenza con questi principi.
(Nella galleria le due pagine che costituiscono la premessa riportano il pensiero di Tony Judt, storico britannico, residente negli Stati Uniti. Specializzato in storia europea, il quale perviene alle stesse conclusioni di Norberto Bobbio)
In un mondo in cui le disuguaglianze economiche e le ingiustizie sociali si fanno sempre più evidenti, le riflessioni di Norberto Bobbio e Tony Judt sulle responsabilità della politica contemporanea diventano sempre più pertinenti. Judt, nel suo saggio “Il mondo è un disastro”, critica il capitalismo per aver creato una grottesca disuguaglianza, e sostiene che i ricchi non vogliono le stesse cose che vogliono i poveri. Questa affermazione, tratta dal suo vasto studio sulle problematiche sociali ed economiche, riecheggia le preoccupazioni di Bobbio riguardo alla necessità di una sinistra che non si limiti a identificare i difetti del sistema ma che agisca concretamente per ridurre le disparità.
Bobbio, nel suo Destra e Sinistra, analizza come la lotta per l’eguaglianza sia fondamentale per contrapporsi ai privilegi e alle disuguaglianze perpetuate dalle politiche di destra. E proprio come Judt, Bobbio invoca una rinnovata consapevolezza della necessità di politiche che non solo promuovano la libertà ma anche la giustizia sociale.
Queste riflessioni ci invitano a non accontentarci di una politica che nasconde i suoi difetti dietro la retorica del progresso, ma a lottare per una società più equa. Il compito che ci attende, quindi, non è solo quello di distinguere tra destra e sinistra, ma di comprendere profondamente i valori che queste direzioni rappresentano e di agire per realizzarli nella pratica politica.
Non iniziate ad amare anche voi queste alte figure del Pensiero storico-speculativo?
#AngeliKaMente realpolitik
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